K metro 0 – Roma – Sullo sfondo del quadro geopolitico, lo scontro non è Occidente-Russia, bensì Stati Uniti-Cina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un evento organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi a Roma. “Lo scontro reale che nei prossimi anni non potrà non giocarsi è questo”, ha detto il ministro, spiegando
K metro 0 – Roma – Sullo sfondo del quadro geopolitico, lo scontro non è Occidente-Russia, bensì Stati Uniti-Cina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un evento organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi a Roma. “Lo scontro reale che nei prossimi anni non potrà non giocarsi è questo”, ha detto il ministro, spiegando che Washington e Pechino si batteranno per chi avrà il predominio in questo secolo. “È uno scontro sulla tecnologia e sulla capacità di sviluppare le tecnologie”, ha detto Crosetto, riferisce Nova.
Trump “si è accorto che i rubinetti delle materie prime necessarie per le tecnologie” sono nelle mani della Cina ed ha capito che “quindi esiste un problema per gli Stati Uniti”, secondo il ministro. Per questo il presidente Usa ha dichiarato di volersi prendere la Groenlandia, ha aggiunto Crosetto.
“Dal secolo delle grandi democrazie, dove l’obiettivo era la crescita del benessere, siamo passati in modo repentino nel secolo delle grandi potenze”, ha continuato il ministro della Difesa. Siamo in un momento storico “in cui poco importa della crescita di benessere dei popoli e molto importante della potenza che riesce a esprimere una nazione”, ha detto Crosetto, sottolineando che “in un mondo cosi l’Europa conta molto di meno”. Questo perché l’Europa “non è un modello da seguire ma rischia di essere un vecchio ricco da spolpare”, ha affermato il ministro, spiegando la ragione sta nel fatto che l’Ue “non ha materie prime, se si esclude qualche paese del nord,” è “vecchia” e “non ha forza militare”. “Infatti, dal punto di vista finanziario la nostra ricchezza negli ultimi anni è andata negli Usa o in Asia”, ha sottolineato il ministro.
“Nonostante lo sviluppo delle tecnologie e dell’Ia, sono ancora fondamentali gli elementi tipici delle vecchie guerre” ha spiegato il ministro sottolineando che negli ultimi mesi la Russia “ha lanciato nuove campagne di reclutamento per arrivare a 1,6 milioni di militari”. “Mosca non aveva mai raggiunto questo numero dalla Seconda guerra mondiale” e “arriverà a 5 milioni di riservisti”, ha aggiunto il ministro. “Il problema principale è la grande differenza tra il bacino di reclutamento di Kiev e Mosca”, ha concluso Crosetto.