K metro 0 – Ankara – Emerge il ruolo sempre più rilevante dell’Azerbaigian come mediatore nella complessa rete di relazioni mediorientali. “Nel facilitare il dialogo tra Turchia e Israele sulla Siria, l’Azerbaigian sta svolgendo un ruolo strategico”, ha dichiarato Zaur Mammadov, presidente del Club degli scienziati politici di Baku. Una posizione che riflette la crescente
K metro 0 – Ankara – Emerge il ruolo sempre più rilevante dell’Azerbaigian come mediatore nella complessa rete di relazioni mediorientali. “Nel facilitare il dialogo tra Turchia e Israele sulla Siria, l’Azerbaigian sta svolgendo un ruolo strategico”, ha dichiarato Zaur Mammadov, presidente del Club degli scienziati politici di Baku. Una posizione che riflette la crescente influenza del Paese, reduce da una vittoria militare che ha cambiato gli equilibri regionali.
Dopo due guerre contro l’Armenia per il controllo del Nagorno-Karabakh — la prima negli anni ’90 e la seconda nel 2020 — Baku ha completato la riconquista della regione nel settembre 2023 con un’offensiva lampo di 24 ore. Ora il governo azero sta cercando di normalizzare i rapporti con Erevan, in un processo che, se avrà successo, potrebbe rappresentare una svolta epocale nel Caucaso meridionale, dove Russia, Turchia e Iran si contendono storicamente l’influenza.
Secondo l’analista turco Serkan Demirtas, Baku si è attivata per scongiurare un confronto diretto tra Turchia e Israele, storici partner dell’Azerbaigian, divisi però dalla questione siriana. “Un confronto tra i suoi due migliori alleati nella regione è una situazione che l’Azerbaigian non vuole assolutamente”, ha osservato Demirtas.
La diplomazia azera si fa dunque spazio in un contesto turbolento, rafforzata da una posizione energetica privilegiata e da una reputazione crescente come attore pragmatico e capace di mediazione. “Le notizie in arrivo mostrano che sono stati fatti dei progressi. Questo indica la crescente influenza dell’Azerbaigian, ricco di idrocarburi, nella regione dopo la guerra del Karabakh”, conclude Demirtas.
di Sandro Doria