Tunisia: ministro Salute, aumentano casi psichiatrici tra i detenuti

Tunisia: ministro Salute, aumentano casi psichiatrici tra i detenuti

K metro 0 – Tunisi – Il ministero della Salute tunisino sta lavorando per fornire le cure psichiatriche necessarie ai pazienti in tutte le situazioni, anche tra i detenuti, garantendo loro dignità e sicurezza. Di fronte all’aumento delle decisioni di ricovero obbligatorio da parte dei tribunali tunisini, il ministro della Salute Mustafa Ferjani ha indicato

K metro 0 – Tunisi – Il ministero della Salute tunisino sta lavorando per fornire le cure psichiatriche necessarie ai pazienti in tutte le situazioni, anche tra i detenuti, garantendo loro dignità e sicurezza.

Di fronte all’aumento delle decisioni di ricovero obbligatorio da parte dei tribunali tunisini, il ministro della Salute Mustafa Ferjani ha indicato che sono state adottate una serie di misure, tra cui l’aumento della capacità di accoglienza e l’attivazione dei centri regionali per la salute mentale, oltre al coordinamento continuo con il ministero della Giustizia per garantire percorsi legali e umanitari appropriati. È quanto emerso durante un’audizione ieri all’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp), dedicata alla situazione dei detenuti trasferiti all’ospedale per malattie neurologiche di Manouba. I deputati hanno ribadito la necessità di fornire servizi sanitari dignitosi per i detenuti in Tunisia. Ferjani – riferisce Nova – ha spiegato, a tal proposito, che il “quadro giuridico per la salute mentale è stato stabilito secondo testi legislativi chiari, la cui applicazione tiene conto delle specificità geografiche e regionali” del Paese.

“È in corso uno studio per cambiare la natura del carcere di Rabta, trasformandola in un ospedale specializzato in malattie non psichiatriche”, ha indicato Ferjani, precisando che l’esecutivo tunisino intende rivedere la legge sulla salute mentale in linea con gli “sviluppi moderni e gli standard internazionali”. In questo contesto, il titolare della Sanità tunisina ha rilevato che “ci sono circa 40 detenuti classificati come casi psichiatrici in attesa di ricovero, e si sta lavorando per accoglierli gradualmente in base alla suddivisione geografica e alle risorse disponibili”.

Il ministro ha aggiunto inoltre che “l’elevato costo delle cure e la difficoltà di integrazione di alcuni casi rappresentano sfide reali, ma il ministero rimane impegnato a fornire un ambiente sicuro che rispetti i diritti dei pazienti e offra condizioni di lavoro dignitose per il personale medico e paramedico che li assiste”.

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