K metro 0 – Madrid – La ministra del Lavoro spagnola e leader di Sumar, Yolanda Díaz, ha esortato i sindacati e gli imprenditori a negoziare aumenti salariali, sottolineando che i salari in Spagna sono “molto moderati” e inferiori alla media europea. In un’intervista a “Rne”, Diaz ha evidenziato che la media salariale spagnola si
K metro 0 – Madrid – La ministra del Lavoro spagnola e leader di Sumar, Yolanda Díaz, ha esortato i sindacati e gli imprenditori a negoziare aumenti salariali, sottolineando che i salari in Spagna sono “molto moderati” e inferiori alla media europea. In un’intervista a “Rne”, Diaz ha evidenziato che la media salariale spagnola si attesta a 1.667 euro mensili, una cifra che “non consente di accedere a un’abitazione dignitosa.”
La ministra ha spiegato che il problema dell’accesso alla casa è strutturale e deve essere affrontato separatamente dal mondo del lavoro. A questo proposito, la leader di sinistra ha criticato l’atteggiamento di undici regioni governate dal Partito popolare (Pp) che, a suo avviso, si “rifiutano sistematicamente” di applicare la legge sulla casa, contribuendo così a una “frattura sociale enorme” legata principalmente alle condizioni lavorative e salariali.
Recentemente, il governo ha concordato con i sindacati un aumento del salario minimo interprofessionale (Smi) del 4,4 per cento, portandolo a 1.184 euro mensili distribuiti su 14 mensilità. Tuttavia, ciò ha incontrato l’opposizione della Confederazione spagnola delle organizzazioni imprenditoriali (Ceoe), che ha espresso preoccupazioni riguardo alla sostenibilità di tali aumenti per le imprese.