K metro 0 – New York – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato l’uccisione di oltre 30 persone che cercavano cibo in un centro di distribuzione di aiuti umanitari sostenuto dagli Stati Uniti a Gaza e ha chiesto un'”indagine immediata e indipendente” sull’incidente affinché i responsabili “siano chiamati a rispondere delle loro azioni”. Lo riporta il quotidiano panarabo “Arab news”.

Almeno 31 palestinesi sono rimasti uccisi e 176 feriti nell’attacco delle forze israeliane nei pressi del sito di soccorso nella città di Rafah, nel sud del territorio. “Sono sconvolto dalle notizie di palestinesi uccisi e feriti ieri mentre cercavano aiuti a Gaza”, ha affermato Guterres. “È inaccettabile che i palestinesi rischino la vita per procurarsi del cibo. Chiedo un’indagine immediata e indipendente su questi eventi e che i responsabili siano chiamati a risponderne”. Il centro di aiuti vicino è gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation, un’organizzazione statunitense con cui il governo israeliano sta collaborando a un nuovo sistema di distribuzione degli aiuti a Gaza che aggiri il tradizionale approccio guidato dalle Nazioni Unite. L’Onu ha scelto di non collaborare con l’organizzazione, a causa delle preoccupazioni sulla sua imparzialità.

Alcune organizzazioni umanitarie hanno affermato che l’iniziativa di aiuti sembra essere stata concepita per allinearsi agli interessi militari israeliani. Il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha dichiarato ieri che l’organizzazione internazionale e i suoi partner umanitari continuano a chiedere con urgenza la revoca completa di tutte le restrizioni alla fornitura di aiuti e forniture essenziali, per garantire che i bisogni fondamentali dei civili a Gaza siano soddisfatti in un momento in cui persistono condizioni disastrose nel territorio.