Gaza. Trenta: La Democrazia Cristiana chiede richiamo dell’Ambasciatore in Israele, sanzioni e il riconoscimento della Palestina

Gaza. Trenta: La Democrazia Cristiana chiede richiamo dell’Ambasciatore in Israele, sanzioni e il riconoscimento della Palestina

Elisabetta Trenta scrive a Meloni: “Serve un gesto politico forte, non rottura ma responsabilità” K metro 0 – Roma – La Segretaria nazionale della Democrazia Cristiana, Elisabetta Trenta, ha inviato una lettera formale alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e per conoscenza a tutti i Ministri, chiedendo un’iniziativa immediata dell’Italia a fronte delle gravi violazioni

Elisabetta Trenta scrive a Meloni: “Serve un gesto politico forte, non rottura ma responsabilità”

K metro 0 – Roma – La Segretaria nazionale della Democrazia Cristiana, Elisabetta Trenta, ha inviato una lettera formale alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e per conoscenza a tutti i Ministri, chiedendo un’iniziativa immediata dell’Italia a fronte delle gravi violazioni dei diritti umani in corso nella Striscia di Gaza.

La già Ministro della Difesa ha proposto misure precise, quali il richiamo temporaneo dell’ambasciatore italiano da Tel Aviv; la sospensione di eventuali forniture militari ancora in atto a Israele; la promozione in sede europea di sanzioni mirate verso i responsabili della gravissima situazione; il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del Governo italiano. 

Nella lettera inviata alla presidente del Consiglio, la leader della Democrazia Cristiana condanna con nettezza l’attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas, i sequestri e le violenze contro civili israeliani, così come l’uso strumentale dei civili palestinesi come scudi umani. 

Ma sottolinea con la stessa forza che “la difesa non può trasformarsi in sterminio”. E aggiunge Elisabetta Trenta: “Il bombardamento sistematico di ospedali, campi profughi, infrastrutture civili, unito al blocco degli aiuti umanitari e all’uso deliberato della fame come arma – scrive nella lettera – rappresentano una deriva che nessun Paese amico di Israele può tacitamente accettare”. 

“Non si tratta di rompere un’alleanza, ma di difendere i principi che rendono un’alleanza legittima: il rispetto del diritto internazionale e della vita umana” – e ribadisce Trenta – “L’Italia può e deve dare un segnale. La nostra voce non può mancare.” 

“La Democrazia Cristiana – sottolinea l’ex titolare di Palazzo Baracchini – fedele ai suoi valori fondativi di pace, giustizia e dignità umana, si unisce così alle voci internazionali e nazionali che chiedono il cessate il fuoco immediato e una soluzione politica fondata sul riconoscimento reciproco e sulla tutela dei diritti di tutti i popoli coinvolti”. 

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Roberto Pagano
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