Bruxelles spinge sull’IA per fermare i dazi USA

Bruxelles spinge sull’IA per fermare i dazi USA

K metro 0 – Bruxelles –  L’Unione Europea punta sulla cooperazione con gli Stati Uniti nel campo dell’intelligenza artificiale (Ia) come leva strategica per scongiurare un’escalation commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Durante una visita a Singapore, il commissario europeo per il commercio Maroš Šefčovič ha sottolineato come Bruxelles e Washington condividano gli stessi interessi

K metro 0 – Bruxelles –  L’Unione Europea punta sulla cooperazione con gli Stati Uniti nel campo dell’intelligenza artificiale (Ia) come leva strategica per scongiurare un’escalation commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Durante una visita a Singapore, il commissario europeo per il commercio Maroš Šefčovič ha sottolineato come Bruxelles e Washington condividano gli stessi interessi nel promuovere e costruire un’infrastruttura tecnologica comune, in particolare nelle “fabbriche dell’intelligenza artificiale” necessarie a colossi come Apple, Google e Meta.

“Abbiamo le macchine che stampano i chip, loro hanno la tecnologia. Siamo alleati e dobbiamo agire come tali”, ha dichiarato Šefčovič, facendo riferimento all’importanza della collaborazione tra l’olandese ASML, leader mondiale nella produzione di macchine litografiche, e aziende statunitensi come Nvidia, al vertice per la progettazione di semiconduttori.

La Commissione europea presenterà nei prossimi giorni una proposta articolata per rafforzare il dialogo transatlantico ed evitare nuove tariffe doganali sulle merci europee. Tra i punti chiave vi è il rafforzamento della cooperazione su settori strategici come i semiconduttori, l’energia e le materie prime critiche. In questo contesto, l’UE ribadirà anche l’impegno ad aumentare le importazioni di gas naturale liquefatto e soia dagli Stati Uniti.

Il richiamo alla Cina non è stato esplicito, ma presente. Šefčovič ha infatti esortato Washington e Bruxelles a coordinarsi maggiormente per affrontare la sovraccapacità siderurgica cinese e sviluppare un approccio condiviso sui minerali strategici, sempre più dominati da Pechino. La Cina resta infatti il principale esportatore mondiale di acciaio e detiene una posizione dominante nell’estrazione e raffinazione di minerali essenziali per la transizione energetica.

Nonostante il tono collaborativo, Bruxelles non esclude misure di “riequilibrio” nel caso i negoziati con Washington non dessero i risultati sperati. Secondo fonti vicine al dossier, l’UE sarebbe pronta a colpire merci statunitensi per un valore di 100 miliardi di euro, oltre ai 21 miliardi già soggetti a dazi sospesi lo scorso mese dopo l’annuncio da parte del Presidente Trump di una tregua tariffaria di 90 giorni.

Attualmente, le esportazioni europee verso gli Stati Uniti sono gravate da dazi del 25% su auto, acciaio e alluminio, e da un prelievo del 10% su altri beni. Una situazione che rischia di inasprire ulteriormente i rapporti transatlantici se non verranno individuate soluzioni condivise.

Nel frattempo, in un momento di turbolenza commerciale globale, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che oggi terrà una conferenza stampa dallo Studio Ovale per presentare un “importante accordo commerciale” con un “grande e rispettato Paese”. Secondo il New York Times, si tratterebbe del Regno Unito.

La sterlina ha reagito con un’impennata sul dollaro, mentre fonti diplomatiche confermano che l’intesa dovrebbe includere tariffe ridotte su acciaio e auto. Si tratterebbe del secondo grande accordo per Londra in pochi giorni, dopo quello recentemente siglato con l’India.

Resta aperta la questione delle tariffe statunitensi del 100% sui film stranieri, che il governo britannico starebbe negoziando con gli Stati Uniti. Intanto, sullo sfondo, Washington e Pechino si preparano a nuovi colloqui in Svizzera, in un tentativo di raffreddare le tensioni tra le due principali economie mondiali.

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