Social network e minori: cosa prevede la legge in Francia e in Europa?

Social network e minori: cosa prevede la legge in Francia e in Europa?

K metro 0 – Parigi – L’uso dei social network da parte dei minori è sempre più al centro del dibattito pubblico. In Francia, la legge del 7 luglio 2023 ha fissato la “maggiore età digitale” a 15 anni: i ragazzi sotto questa soglia possono accedere a piattaforme come TikTok o Instagram solo con il

K metro 0 – Parigi – L’uso dei social network da parte dei minori è sempre più al centro del dibattito pubblico. In Francia, la legge del 7 luglio 2023 ha fissato la “maggiore età digitale” a 15 anni: i ragazzi sotto questa soglia possono accedere a piattaforme come TikTok o Instagram solo con il consenso dei genitori. Le piattaforme dovrebbero verificarne l’età, ma i metodi sono facilmente aggirabili.

Attualmente, però, questa norma resta inapplicabile: manca l’adeguamento al diritto europeo, che punta a una regolamentazione condivisa tra i 27 Stati membri. Parallelamente, esistono altre disposizioni: la legge sulla protezione dei dati fissa a 15 anni l’età per acconsentire al trattamento dei dati personali, mentre le condizioni generali d’uso delle piattaforme parlano di 13 anni, ma spesso non vengono rispettate né controllate.

Dal luglio 2024, però, tutti i dispositivi connessi a Internet venduti in Francia dovranno obbligatoriamente offrire un sistema di controllo parentale attivo.

L’obiettivo: tutelare i più giovani in un mondo digitale sempre più complesso e pervasivo. In Europa, la regolamentazione dell’accesso dei minori ai social network varia da paese a paese, con l’obiettivo comune di proteggere i giovani utenti online. Le normative si concentrano principalmente sull’età minima per l’iscrizione e sul consenso parentale per il trattamento dei dati personali. ​

In Italia, ad esempio, l’età minima per iscriversi autonomamente ai social network è fissata a 14 anni. Per i minori di questa età, è richiesto il consenso dei genitori. ​

In Germania, i minori di età compresa tra 13 e 16 anni possono utilizzare i social network solo con il consenso dei genitori. Dai 16 anni in su, possono iscriversi autonomamente. La legge prevede anche restrizioni per i minori di 16 anni, come la limitazione dell’accesso a contenuti inappropriati. ​

La Spagna prevede un’età minima di 14 anni per l’iscrizione ai social network. Tuttavia, secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), il trattamento dei dati personali dei minori di 16 anni richiede il consenso dei genitori, creando una discrepanza tra le normative. ​

La Norvegia ha proposto di innalzare l’età minima per l’uso dei social media da 13 a 15 anni, al fine di proteggere i giovani dagli effetti negativi delle piattaforme digitali. Il governo sta lavorando su sistemi di verifica dell’età per garantire il rispetto di questa normativa. ​

Dal 2018, il Belgio richiede che i minori abbiano almeno 13 anni per creare un account sui social media senza il permesso dei genitori. ​

I Paesi Bassi non hanno una legge specifica sull’età minima per l’uso dei social media. Tuttavia, dal gennaio 2024, il governo ha vietato l’uso dei dispositivi mobili nelle aule scolastiche per ridurre le distrazioni, con alcune eccezioni per esigenze educative o mediche. ​

In Unione Europea dunque, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) stabilisce che il trattamento dei dati personali dei minori di 16 anni è lecito solo con il consenso dei genitori. Tuttavia, gli Stati membri possono abbassare questa soglia fino a 13 anni. ​

In sintesi, mentre l’Unione Europea fornisce un quadro normativo generale attraverso il GDPR, i singoli Paesi adottano misure specifiche per regolamentare l’accesso dei minori ai social network, bilanciando la protezione dei giovani utenti con la libertà di espressione e l’innovazione digitale.

 

di Sandro Doria

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