K metro 0 – Pechino – Il governo della Cina ha approvato il 27 aprile la costruzione di dieci nuovi reattori nucleari, segnando un ulteriore passo nel rafforzamento del ruolo dell’energia nucleare nella strategia del Paese per una transizione verso fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. Questo intervento fa parte di una serie di iniziative che
K metro 0 – Pechino – Il governo della Cina ha approvato il 27 aprile la costruzione di dieci nuovi reattori nucleari, segnando un ulteriore passo nel rafforzamento del ruolo dell’energia nucleare nella strategia del Paese per una transizione verso fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. Questo intervento fa parte di una serie di iniziative che mirano ad aumentare progressivamente la capacità energetica nucleare della Cina, riducendo al contempo la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo l’uso di tecnologie a basse emissioni di carbonio per contrastare i cambiamenti climatici. La decisione arriva in un contesto in cui la Cina sta puntando in modo significativo sull’energia nucleare come una delle principali fonti di energia per il futuro.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale “The Paper”, questo è il quarto anno consecutivo in cui la Cina approva la costruzione di almeno dieci nuovi reattori nucleari. Attualmente, la Cina è il Paese con il maggior numero di reattori in fase di costruzione, con ben 30 impianti in costruzione che rappresentano quasi la metà del totale globale. Se la crescita della capacità nucleare continuerà su questa traiettoria, la Cina potrebbe superare gli Stati Uniti come il principale produttore di energia nucleare nel mondo entro la fine del decennio. Questo traguardo sarebbe significativo, in quanto rappresenterebbe una chiara affermazione della Cina come leader globale nel settore energetico, non solo nella produzione di energia nucleare, ma anche nel trasferimento delle tecnologie più avanzate per la produzione di energia a basse emissioni.
L’approvazione dei dieci nuovi reattori avviene in un periodo in cui la Cina sta facendo enormi sforzi per diversificare le proprie fonti di energia, puntando fortemente sulle rinnovabili come il solare e l’eolico, ma anche sull’energia nucleare, che gioca un ruolo fondamentale nella strategia del Paese per ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi climatici. Come riferito dal quotidiano, il costo totale dei nuovi reattori è stimato in circa 27,4 miliardi di dollari, un importo decisamente inferiore rispetto ad altri progetti nucleari internazionali. Per esempio, il costo delle due nuove unità della centrale nucleare di Hinkley Point C, nel Regno Unito, potrebbe raggiungere i 63,7 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto a quanto previsto per i reattori cinesi.
Quattro dei dieci reattori approvati sono stati assegnati alla China General Nuclear Power (CGN), una delle principali società energetiche statali cinesi, mentre altri sei sono stati suddivisi tra altri colossi del settore, tra cui China National Nuclear, State Power Investment e China Huaneng Group, che hanno ottenuto l’approvazione per due reattori ciascuno. L’annuncio della decisione ha avuto un impatto positivo sul mercato azionario, con un aumento significativo dei titoli delle aziende nucleari cinesi.
Secondo il Consiglio cinese per l’elettricità, la capacità nucleare della Cina dovrebbe raggiungere i 65 gigawatt entro la fine del 2025, un obiettivo ambizioso che fa parte della più ampia strategia di decarbonizzazione della Cina. Entro il 2040, si prevede che la flotta nucleare cinese raggiunga i 200 gigawatt, rappresentando circa il 10% della produzione totale di energia del Paese. Questo obiettivo si inserisce in un contesto di crescente domanda di energia in Cina, un Paese che sta vivendo una rapida urbanizzazione e un’espansione industriale che richiede un approvvigionamento energetico costante e sostenibile.
L’espansione della capacità nucleare cinese non riguarda solo la produzione di energia, ma include anche importanti sviluppi tecnologici. La Cina sta investendo notevolmente in ricerca e sviluppo per migliorare la sicurezza e l’efficienza dei suoi reattori, oltre a esplorare tecnologie innovative come i reattori a sali fusi e i reattori modulari di piccole dimensioni.