K metro 0 – Teheran – Almeno 18 morti e 800 feriti il bilancio della potente esplosione avvenuta nel porto di Shahid Rajaee a Bandar Abbas, nella provincia meridionale iraniana di Hormozgan. Secondo fonti citate dall’agenzia di stampa Mehr, l’esplosione ha coinvolto una cisterna di carburante. Al momento si contano 406 persone ferite. Le autorità
K metro 0 – Teheran – Almeno 18 morti e 800 feriti il bilancio della potente esplosione avvenuta nel porto di Shahid Rajaee a Bandar Abbas, nella provincia meridionale iraniana di Hormozgan. Secondo fonti citate dall’agenzia di stampa Mehr, l’esplosione ha coinvolto una cisterna di carburante. Al momento si contano 406 persone ferite. Le autorità hanno sospeso tutte le attività del porto.
L’Iran ha escluso l’ipotesi di un sabotaggio. La deflagrazione è avvenuta vicino a una base della Marina dei Pasdaran, fatto che inizialmente aveva alimentato diversi sospetti. Tuttavia, Hossein Zafari, portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione delle crisi, ha chiarito che l’incidente sembra collegato ai materiali chimici stoccati nei container, già oggetto in passato di segnalazioni per problemi di sicurezza. «I precedenti avvisi sulla sicurezza riducono la probabilità di un sabotaggio», ha dichiarato Zafari all’agenzia Ilna.
Zafari ha invitato la popolazione a seguire solo le fonti ufficiali per ricevere aggiornamenti, avvertendo che stanno circolando numerose voci infondate. «Il volume delle voci è così elevato che siamo costretti a chiarire anche questioni evidenti», ha sottolineato.
Nel frattempo, le squadre di soccorso lavorano in condizioni estremamente difficili. Il fumo tossico sprigionato dall’incendio ostacola gli interventi e ritarda le operazioni di messa in sicurezza. Solo dopo lo spegnimento totale delle fiamme sarà possibile individuare con certezza le cause dell’esplosione.
L’agenzia Tasnim ha confermato che a esplodere è stato un serbatoio di carburante, senza specificare però la dinamica dell’incidente. Subito dopo la deflagrazione, le autorità hanno inviato squadre di pronto intervento nell’area e hanno disposto la sospensione delle attività portuali. La decisione punta a permettere alle forze di sicurezza e ai soccorritori di agire più rapidamente per riportare la situazione sotto controllo.
La città di Bandar Abbas, uno snodo strategico per il commercio marittimo iraniano, vive ore di grande tensione. La popolazione locale, allarmata dalla forza dell’esplosione e dall’intenso fumo che si è alzato dal porto, attende indicazioni ufficiali. Le autorità rassicurano che non risultano danni estesi alle infrastrutture principali della città, ma restano alte l’attenzione e la preoccupazione per le possibili conseguenze ambientali dovute alla dispersione di materiali tossici.
Il governo iraniano ha avviato un’indagine interna e ha promesso la massima trasparenza sugli sviluppi. In parallelo, il Ministero della Salute ha predisposto l’invio di rinforzi medici nella regione, mentre negli ospedali locali si registrano file di feriti in attesa di cure.
Nei prossimi giorni, le autorità diffonderanno un rapporto preliminare sull’accaduto. Intanto, l’appello resta quello di evitare la diffusione di notizie non verificate, mentre le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza del porto proseguono senza sosta.