K metro 0 – Stoccolma – Il produttore svedese di batterie Northvolt ha ufficialmente dichiarato fallimento. Questa notizia rappresenta un duro colpo per gli sforzi dell’Unione Europea di ridurre la dipendenza dalle importazioni di batterie cinesi. La decisione è stata attribuita all’aumento dei costi di capitale, all’instabilità geopolitica e ai cambiamenti nella domanda di mercato.

Un curatore fallimentare, nominato dalla magistratura svedese, è stato incaricato di gestire la vendita degli asset aziendali e la liquidazione delle obbligazioni, lasciando incertezza sul futuro di migliaia di dipendenti. Tuttavia è importante sottolineare che le filiali di Northvolt in Nord America e Germania non sono incluse nella procedura fallimentare.

Nel 2023, la controllata tedesca di Northvolt aveva ricevuto un’obbligazione convertibile da 600 milioni di euro per la costruzione di uno stabilimento a Heide, con il rischio finanziario condiviso tra il governo federale tedesco e lo Stato dello Schleswig-Holstein. Ora, i crediti relativi all’obbligazione fanno parte dell’attivo fallimentare e le perdite verranno determinate dal curatore.

Nonostante la crisi, Northvolt Drei Project GmbH, la società locale, ha confermato la prosecuzione delle operazioni a Heide. Robert Habeck, vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, ha espresso la speranza che un nuovo investitore possa garantire un futuro stabile per lo stabilimento e le attività in Svezia.