Grecia, sciopero dei giornalisti che chiedono salari più alti

Grecia, sciopero dei giornalisti che chiedono salari più alti

K metro 0 – Atene – Oggi, numerosi organi di stampa in Grecia, molti dei quali operano nel settore pubblico, hanno aderito allo sciopero indetto dalla Federazione Panellenica degli Editori, lo riferisce l’agenzia Nova. L’astensione dal lavoro è iniziata alle 5 del mattino e continuerà fino alle 5 di domani. Lo sciopero è stato proclamato

K metro 0 – Atene – Oggi, numerosi organi di stampa in Grecia, molti dei quali operano nel settore pubblico, hanno aderito allo sciopero indetto dalla Federazione Panellenica degli Editori, lo riferisce l’agenzia Nova. L’astensione dal lavoro è iniziata alle 5 del mattino e continuerà fino alle 5 di domani.

Lo sciopero è stato proclamato in risposta alle condizioni di lavoro e alle difficoltà economiche che affrontano i giornalisti greci, e le rivendicazioni della federazione riguardano una serie di miglioramenti salariali e di condizioni lavorative.

Le principali richieste avanzate dalla Federazione riguardano l’introduzione di un salario minimo di 1.250 euro per tutti i lavoratori dei media. Questa cifra rappresenta una soglia di base che, secondo la federazione, è fondamentale per garantire una vita dignitosa ai giornalisti, soprattutto in un contesto economico che continua a essere difficile. Oltre a ciò, la federazione chiede un aumento del 10% sui salari già concordati negli ultimi contratti collettivi di lavoro, per compensare l’inflazione.

Un altro punto fondamentale delle richieste riguarda la regolamentazione delle retribuzioni per il lavoro svolto nei fine settimana. La federazione richiede un aumento del 25% per il lavoro di sabato e del 100% per il lavoro domenicale. Questo adeguamento, secondo gli organizzatori, è necessario per riconoscere adeguatamente gli sforzi dei giornalisti che lavorano durante i fine settimana, quando la copertura delle notizie spesso comporta sacrifici personali.

Inoltre, la federazione ha richiesto specifiche modifiche in merito ai compensi per i viaggi di lavoro in aree pericolose, come quelle con operazioni militari o colpite da disastri naturali. I giornalisti inviati a coprire eventi in queste zone dovrebbero ricevere un compenso giornaliero di 350 euro per i viaggi in aree con conflitti armati e di 250 euro per quelli in zona colpite da disastri naturali. Questo per garantire che i giornalisti siano adeguatamente protetti e compensati per i rischi che corrono nel loro lavoro.

Infine, la federazione chiede un pagamento equo per la proprietà intellettuale dei giornalisti. Questo punto riguarda il riconoscimento dei diritti degli autori sui loro contenuti, un tema particolarmente rilevante in un’epoca in cui i contenuti giornalistici sono spesso condivisi e distribuiti senza il giusto compenso.

Le richieste della Federazione Panellenica degli Editori riflettono una crescente insoddisfazione per le condizioni di lavoro nel settore dei media in Grecia. Lo sciopero di oggi è un segno della determinazione dei giornalisti a ottenere giustizia, non solo in termini di compenso, ma anche per il riconoscimento del valore del loro lavoro e della loro sicurezza professionale.

 

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