K metro 0 – Buenos Aires – Il governo dell’Argentina ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e ha attuato misure straordinarie in risposta alle devastanti inondazioni che hanno colpito la città di Bahia Blanca e la vicina località di Cerri, entrambe situate nella provincia di Buenos Aires. Le piogge torrenziali, che hanno superato i
K metro 0 – Buenos Aires – Il governo dell’Argentina ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e ha attuato misure straordinarie in risposta alle devastanti inondazioni che hanno colpito la città di Bahia Blanca e la vicina località di Cerri, entrambe situate nella provincia di Buenos Aires. Le piogge torrenziali, che hanno superato i 290 millimetri in sole 24 ore, hanno avuto un impatto drammatico sul territorio, causando la morte di almeno 16 persone, ingenti danni alle infrastrutture, distruzione di edifici e strade e costringendo oltre mille persone a fuggire dalle proprie case. Le autorità temono che il bilancio delle vittime possa aumentare, dato che circa venti persone risultano ancora disperse, tra cui due bambine, di uno e cinque anni, che, nel tentativo di sfuggire alla furia della corrente, si erano rifugiate sul tetto di un camion insieme alla madre. La donna è stata ritrovata in vita poco dopo, ma il conducente
Le precipitazioni eccezionali causate hanno allagamenti diffusi in tutta la regione, paralizzando Bahia Blanca e Cerri. In particolare, la pioggia intensa e continua, che ha raggiunto il picco di 200 millimetri nelle prime quattro ore di venerdì, ha reso le strade impraticabili, ha interrotto le comunicazioni e ha messo a dura prova i servizi di emergenza.
L’aeroporto internazionale di Bahia Blanca è stato chiuso, tutti i trasporti pubblici sono stati sospesi e le attività scolastiche sono state annullate per motivi di sicurezza. Le immagini drammatiche di un ospedale allagato, in particolare il reparto di neonatologia dell’Ospedale Interzonale Dr. José Penna, hanno suscitato grande preoccupazione. In quel reparto, il personale è stato costretto a trasferire d’urgenza i neonati appena nati, che erano a rischio a causa dell’acqua che ha invaso la struttura ospedaliera.
In risposta a questa grave emergenza, il governo argentino ha attivato tempestivamente il sistema di gestione delle crisi. Il ministero della Salute ha messo a disposizione un ospedale da campo con 40 letti e ha inviato ambulanze, medicinali e personale medico per rispondere alle emergenze sanitarie. Inoltre, sono stati allestiti numerosi centri di raccolta e rifugi temporanei presso le caserme delle forze armate, per ospitare gli evacuati e offrire loro un ricovero.
Il governo ha anche deciso di stanziare un significativo ammontare di risorse per la ricostruzione e per l’assistenza diretta alle famiglie danneggiate. Il ministero dell’Economia ha annunciato l’assegnazione di 10 miliardi di pesos, pari a circa 8,7 milioni di euro, per supportare i processi di ripristino delle infrastrutture danneggiate e per garantire assistenza immediata a chi ha perso tutto.
Le inondazioni hanno avuto un impatto devastante anche sulle infrastrutture locali. Oltre ai danni alle abitazioni e agli edifici pubblici, molte strade e ponti sono stati distrutti o seriamente compromessi, impedendo l’accesso ad alcune delle zone più colpite.
Si teme che l’allagamento delle fognature e dei sistemi idrici possa portare a gravi rischi per la salute pubblica, inclusi focolai di malattie trasmesse dall’acqua. Per questo motivo il ministero della Salute ha inviato squadre di sanitari per monitorare la situazione e per assistere le persone che potrebbero essere rimaste senza
Con l’intensificarsi dei soccorsi e il miglioramento delle condizioni meteorologiche, la situazione sta lentamente tornando alla normalità. Le previsioni meteorologiche indicano che non sono attesi ulteriori piogge significative, con una giornata nuvolosa ma asciutta prevista per oggi e un rialzo delle temperature a partire da domani, martedì.