K metro 0 – Podgorica – Nel 2024, i ricavi derivanti dal turismo in Montenegro sono ammontati a 1,46 miliardi di euro, con un meno 3,6% rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta il primo calo significativo dal 2006, anno in cui il Paese ha ottenuto l’indipendenza. Secondo i dati resi noti dall’Istituto Statistico Monstat, nel corso
K metro 0 – Podgorica – Nel 2024, i ricavi derivanti dal turismo in Montenegro sono ammontati a 1,46 miliardi di euro, con un meno 3,6% rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta il primo calo significativo dal 2006, anno in cui il Paese ha ottenuto l’indipendenza. Secondo i dati resi noti dall’Istituto Statistico Monstat, nel corso dell’anno sono stati registrati 2,6 milioni di turisti, i quali hanno soggiornato complessivamente per 15,6 milioni di notti. Sebbene il numero di turisti sia diminuito solo di 7.000 unità rispetto al 2023, la vera causa del calo dei ricavi è da attribuire alla autorizzata di 800.000 pernottamenti, un dato che ha avuto un impatto negativo sui guadagni derivati
Le ragioni principali di questo calo sono state identificate in una serie di fattori strutturali e operativi, tra cui una scarsa connettività aerea, che ha limitato l’accesso al Paese da parte dei visitatori internazionali, e la persistente mancanza di investimenti nel settore turistico, un problema che ha caratterizzato il Paese negli ultimi decenni. Le infrastrutture turistiche sono rimaste insufficienti e poco competitive rispetto ad altri Paesi della regione, creando un divario che ha impedito al Montenegro di capitalizzare appieno le sue potenzialità turistiche.
La Camera di Commercio del Montenegro (PKCG) ha espresso una forte preoccupazione per il calo delle entrate turistiche e ha sollecitato l’adozione di misure urgenti per fermare la tendenza negativa che sta caratterizzando il settore. Il presidente del Montenegro, Jakov Milatovic, ha aggiunto che è essenziale un intervento del governo per invertire il trend negativo. Milatovic ha infatti chiesto un piano di misure per la ripresa del settore turistico, facendo notare che il calo dei ricavi nel 2024 costituisce “un campanello d’allarme per l’economia del Paese”.
Nel frattempo, l’agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s ha confermato il rating creditizio del Montenegro a B+, con prospettive stabili. Secondo il rapporto dell’agenzia, la conferma del rating creditizio rappresenta un incoraggiamento per le autorità montenegrine a proseguire sulla strada delle riforme economiche. La previsione per la crescita economica del 2025 è del 3,7%, un valore superiore al 3,4% registrato nel 2024. La crescita è principalmente trainata da un aumento degli investimenti e dei consumi interni, due fattori fondamentali considerazioni per la solidità dell’economia montenegrina.
Gli investimenti, infatti, sono considerati un motore fondamentale della crescita economica, grazie ai progetti in corso nei settori immobiliare, energetico e turistico. Se il Montenegro riuscirà a mantenere l’attuale ciclo di investimenti e a stabilizzare le condizioni esterne, le previsioni indicano che la crescita economica del Paese potrebbe continuare a registrare un incremento annuo medio di circa il 3% dal 2026 fino al 2028.
Nel rapporto di Standard & Poor’s si evidenzia anche che una possibile revisione al rialzo del rating creditizio potrebbe avvenire qualora i risultati fiscali superassero le attuali previsioni, con una riduzione significativa del debito pubblico netto. Inoltre, S&P sottolinea che la stabilità del settore bancario del Montenegro è rinforzata dalla presenza dominante di filiali di gruppi bancari esteri, un fattore che migliora la capacità di gestione del rischio e rafforza il sistema finanziario nel suo complesso.