K metro 0 – Beirut – Il Libano ha ribadito la propria volontà di estendere la sovranità su tutto il territorio nazionale e di monopolizzare il possesso delle armi, sottolineando al contempo la necessità del ritiro delle forze armate israeliane dal sud del Paese. Questo è quanto emerso dalla dichiarazione congiunta rilasciata a seguito dell’incontro
K metro 0 – Beirut – Il Libano ha ribadito la propria volontà di estendere la sovranità su tutto il territorio nazionale e di monopolizzare il possesso delle armi, sottolineando al contempo la necessità del ritiro delle forze armate israeliane dal sud del Paese. Questo è quanto emerso dalla dichiarazione congiunta rilasciata a seguito dell’incontro tra il presidente libanese Joseph Aoun e il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman a Riad, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa “Spa”.
Le due nazioni hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione araba e di coordinare le rispettive posizioni su questioni chiave sia a livello regionale che internazionale. Un punto cruciale dell’accordo riguarda la volontà di superare gli ostacoli che impediscono la ripresa delle esportazioni libanesi verso l’Arabia Saudita e di facilitare il ritorno dei cittadini sauditi in Libano, attraverso l’attuazione di procedure adeguate. Inoltre, si è discusso dell’importanza di promuovere investimenti sauditi in Libano, sostenendo progetti infrastrutturali e iniziative economiche volte a rilanciare i settori chiave del Paese.
Libano e Arabia Saudita hanno riaffermato il loro impegno nell’attuare pienamente l’accordo di Taif — che pose fine alla guerra civile libanese (1975-1990) — e le pertinenti risoluzioni internazionali. Hanno ribadito la necessità di consolidare il controllo statale su tutte le armi, sostenere le Forze armate libanesi e garantire il ritiro dell’esercito israeliano da tutti i territori occupati. Entrambe le parti hanno convenuto che il rafforzamento delle istituzioni libanesi rappresenta un passo fondamentale per garantire sicurezza e stabilità nel Paese.
Sul piano economico, le due parti hanno concordato sull’urgenza di adottare riforme strutturali che possano aiutare il Libano a superare la crisi economica in corso. Hanno sottolineato l’importanza di rispettare i principi di trasparenza e di implementare leggi vincolanti richieste a livello internazionale. In particolare, si è discusso di un piano per riattivare le relazioni commerciali tra i due Paesi, promuovendo accordi bilaterali che possano agevolare l’import-export e creare nuove opportunità di lavoro per i cittadini libanesi.
L’Arabia Saudita, dopo un periodo di assenza dovuto all’influenza crescente del movimento sciita Hezbollah sul panorama politico libanese, sta tornando a svolgere un ruolo attivo nel Paese. La visita di Aoun a Riad, avvenuta pochi giorni dopo la sua elezione il 9 gennaio, segna un passo significativo in questa direzione.
Aoun ha anche annunciato che il Libano chiederà all’Arabia Saudita di riprendere il programma di aiuti da 3 miliardi di dollari destinati a sostenere l’esercito libanese, una mossa fondamentale per rafforzare la stabilità interna. Questo avviene in un contesto delicato, dove Hezbollah, dopo anni di predominio politico e militare, si trova indebolito dalle recenti tensioni con Israele e dal declino del suo alleato, Bashar al Assad, in Siria.
La ripresa dei rapporti tra Libano e Arabia Saudita è vista come un passo essenziale per aiutare il Libano a risollevarsi dalla crisi economica senza precedenti iniziata nell’autunno del 2019 e per attrarre aiuti internazionali destinati alla ricostruzione del Paese. Inoltre, l’accordo tra i due Paesi apre nuove prospettive per la cooperazione in ambiti come l’energia, il turismo e la sicurezza, gettando le basi per una collaborazione duratura e proficua.