K metro 0 – Arizona – Decine di escursionisti si sono ammalati dopo un tour in una popolare destinazione turistica dell’Arizona, che ha gigantesche cascate blu-verdi nelle profondità di una gola vicina al Parco Nazionale del Grand Canyon.

Il Servizio Sanitario Indiano federale ha dichiarato giovedì che una clinica che supervisiona nella riserva Havasupai sta fornendo la dovuta e tempestiva assistenza medica alle persone ammalate. I responsabili della salute ambientale dell’ufficio regionale dell’IHS sono stati inviati sul posto per indagare sull’origine del focolaio ed evitare che si diffonda, ha dichiarato l’agenzia, come riporta Associated Press.

“La nostra priorità è la salute e il benessere dei residenti e dei visitatori di Havasupai, e stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie locali e altri partner per gestire questa situazione in modo efficace”, ha dichiarato l’agenzia in un comunicato.

Madelyn Melchiors, una veterinaria di 32 anni di Kingman, Arizona, ha raccontato di aver vomitato continuamente lunedì sera e di aver avuto la febbre per giorni dopo aver campeggiato nella riserva Havasupai. Ha precisato di aver bevuto da una sorgente che è stata testata e classificata come potabile, così come da altre fonti, utilizzando un filtro per batteri e protozoi, ma non per i virus.

I funzionari sanitari della contea di Coconino hanno dichiarato martedì di aver ricevuto una segnalazione di “malattia gastrointestinale” da parte di un gruppo di persone che hanno fatto escursioni alle cascate, ma non sanno quante persone siano state colpite. La terra della tribù è però fuori dalla giurisdizione della contea.

Tuttavia, la portavoce della contea per la salute Trish Lees ha detto che gli escursionisti dovrebbero prendere ulteriori precauzioni per prevenire la diffusione della malattia, tra cui filtrare l’acqua. “Prima del viaggio, fate attenzione ai primi sintomi del norovirus, come mal di stomaco e nausea. Il norovirus si diffonde facilmente durante i viaggi in campeggio, soprattutto quando le scorte di acqua pulita possono essere limitate e le strutture per lavarsi le mani sono inesistenti. Isolare le persone malate dagli altri campeggiatori”, ha dichiarato la contea.

Ogni anno migliaia di turisti si recano nella riserva di Havasupai per campeggiare vicino a una serie di pittoresche cascate. La riserva è remota e accessibile solo a piedi, in elicottero o a cavallo o a dorso di mulo. L’escursione porta i turisti a percorrere un sentiero tortuoso di 13 chilometri attraverso il paesaggio desertico prima di raggiungere la prima cascata. Poi si arriva al villaggio di Supai, dove vivono tutto l’anno circa 500 membri della tribù. Altri 3 chilometri lungo il sentiero sono campeggi con cascate su entrambe le estremità.

Il turismo è una fonte primaria di reddito per la tribù Havasupai. Il campeggio, attraversato da un torrente, ha però infrastrutture limitate. Le centinaia di campeggiatori che pernottano ogni giorno possono utilizzare i servizi igienici di compostaggio presenti in loco e sono invitati a portare via i rifiuti. Recenti testimonianze di escursionisti sui social media indicano che i sentieri sono disseminati di rifiuti, tra cui carta igienica, bottiglie di plastica e taniche di carburante.

L’Ufficio del Turismo della Tribù Havasupai ha dichiarato di aver testato la scorsa settimana l’acqua di una sorgente locale a cui i visitatori si affidano per bere e ha scoperto che era sicura per il consumo umano. Il mistero rimane, per il momento.

di Sandro Doria