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Quanto sono pericolose le minacce nucleari di Putin?

Quanto sono pericolose le minacce nucleari di Putin?

K metro 0 – Mosca – “Devi sapere che abbiamo anche armi che possono colpire obiettivi sul tuo territorio”, ha detto Putin al presidente francese Macron, che non ha escluso di inviare proprie truppe dell’Armée de terre (“Esercito di terra”) in Ucraina. Il  Cremlino minaccia  regolarmente di usare bombe nucleari. E’ ormai un refrain: lo 

K metro 0 – Mosca – “Devi sapere che abbiamo anche armi che possono colpire obiettivi sul tuo territorio”, ha detto Putin al presidente francese Macron, che non ha escluso di inviare proprie truppe dell’Armée de terre (“Esercito di terra”) in Ucraina.

Il  Cremlino minaccia  regolarmente di usare bombe nucleari. E’ ormai un refrain: lo  fa quasi ogni settimana.  Per bocca di politici o propagandisti che agitano alla TV di Stato lo spettro di un attacco di ritorsione convenzionale o addirittura nucleare contro la NATO.

Ma quanto è realistica per i paesi della NATO una guerra con la Russia, che può sfociare in attacco nucleare da parte di Mosca. Quali scenari intravedono i servizi segreti. E cosa dicono gli esperti militari? ZDF (Zweites Deutsches Fernsehen) la seconda

rete  radiotelevisiva tedesca, che opera come un’agenzia indipendente non a scopo di lucro stabilita da un contratto unitario tra i vari stati (Länder) che compongono la Germania,  ha valutato i rapporti dell’intelligence, passati in rassegna da Oliver Klein e Jan Schneider.

Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’ODNI Office of the  Director of National Intelligence) pubblicato negli Stati Uniti a febbraio, la conclusione è chiara: la Russia continuerà le sue “attività asimmetriche” di guerra ibrida (come l’hacking, le attività di spionaggio o le campagne di disinformazione). Ma quasi certamente non vuole un conflitto militare diretto con le forze statunitensi e della NATO.

Le forze armate di Mosca impiegheranno anni per riprendersi dalle ingenti perdite di attrezzature e personale durante la guerra in Ucraina. In questo periodo, Mosca farà più affidamento sulle sue capacità nucleari per la deterrenza strategica, sostiene il rapporto.

Quando l’uso delle armi nucleari sarà un’opzione per Mosca?

I documenti riportati dal “Financial Times” a febbraio hanno fornito un’idea di quanto la Russia consideri il proprio arsenale nucleare come una pietra angolare della sua politica di difesa. Nei documenti segreti a disposizione del giornale, la soglia per l’impiego delle armi nucleari tattiche è dichiarata molto più bassa di quella indicata pubblicamente dalla Russia in precedenza.

I dossier militari, creati tra il 2008 e il 2014, elencano criteri specifici sul possibile ricorso alle armi nucleari tattiche: uno dei motivi potrebbe essere, ad esempio, l’invasione del territorio russo da parte di un gran numero di truppe nemiche  o la distruzione di un quinto dei sottomarini militari russi.

Certo, si tratta di documenti di quasi dieci anni. Ma secondo Ulrich Kühn, esperto  dell’Istituto per la ricerca sulla pace e la politica di sicurezza dell’Università di Amburgo, le considerazioni fondamentali degli strateghi militari russi non sono cambiate molto da allora.

Frank Sauer, dell’Università della Bundeswehr di Monaco, ritiene però che la decisione sull’attacco nucleare non viene mai presa in base a informazioni numeriche come “il 20% dei sottomarini militari russi sono stati distrutti”.

Gli Stati Uniti prevedevano un attacco nucleare contro l’Ucraina già nel 2022. Nelle conversazioni top secret intercettate tra i militari russi si è parlato più volte di un attacco con una bomba nucleare tattica, e i piani a riguardo sono diventati sempre più concreti. Biden lo ha annunciato a una piccola cerchia nell’ottobre del 2022, scrive il “New York Times”.

La tempistica nell’ottobre 2022 non è una coincidenza. Durante questa fase della guerra, l’Ucraina riuscì a condurre una controffensiva di grande successo nell’area intorno alla città di Kherson. Lungo la sponda occidentale del Dnepr, le sue truppe riuscirono a sfondare la linea di difesa russa e conquistare un vasto territorio.

“Nel momento in cui crolla il fronte, le cose diventano complicate”, spiega Kühn. In questa situazione, la Russia utilizza la minaccia delle armi nucleari come deterrente per influenzare i suoi avversari.

Non a tutte le minacce deve seguire inevitabilmente un’azione. Ma questa possibilità non si può escludere. Il problema è quando ci si muove    in una zona grigia e nessuno sa dove siano le linee rosse.

La riconquista della Crimea potrebbe essere una di queste e diventare allora una soglia che, oltrepassata, provocherebbe il fatidico ricorso  alle armi nucleari, conclude Kühn.

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