fbpx

Francia, il Senato rende l’aborto un diritto costituzionale

Francia, il Senato rende l’aborto un diritto costituzionale

K metro 0 – Parigi – Il Senato francese ha adottato un disegno di legge che sancisce il diritto all’aborto nella Costituzione, eliminando un ostacolo fondamentale per la legislazione promessa dal presidente Emmanuel Macron in risposta alla riduzione dei diritti all’aborto negli Stati Uniti. La legge ha avuto 267 voti favorevoli e 50 contrari. “Questo

K metro 0 – Parigi – Il Senato francese ha adottato un disegno di legge che sancisce il diritto all’aborto nella Costituzione, eliminando un ostacolo fondamentale per la legislazione promessa dal presidente Emmanuel Macron in risposta alla riduzione dei diritti all’aborto negli Stati Uniti. La legge ha avuto 267 voti favorevoli e 50 contrari. “Questo voto è storico”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti. “Il Senato ha scritto una nuova pagina dei diritti delle donne” ha riferito Associated Press.

Il presidente Macron ha dichiarato che il suo governo vuole che l’articolo 34 della Costituzione sia modificato per specificare che “la legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà delle donne di ricorrere all’aborto, che è garantita”.

C’è da dire che nessuno dei principali partiti politici francesi rappresentati in parlamento ha messo in discussione il diritto all’aborto, che è stato depenalizzato nel 1975. Con l’adozione del disegno di legge da parte di entrambe le camere del Parlamento, la sessione congiunta di lunedì 4 marzo al Palazzo di Versailles dovrebbe essere una pura formalità. Nella sua introduzione al disegno di legge, il governo ha sostenuto che il diritto all’aborto è minacciato negli Stati Uniti, dove la Corte Suprema nel 2022 ha annullato una sentenza di 50 anni fa che lo garantiva.

Anche in Polonia, un controverso inasprimento della già restrittiva legge sull’aborto ha portato a proteste nel Paese nel 2023. La Corte costituzionale polacca ha stabilito nel 2020 che le donne non possono più interrompere le gravidanze in caso di gravi malformazioni fetali, tra cui la sindrome di Down.

Intanto negli Stati Uniti, si praticano ogni mese circa lo stesso numero di aborti di prima dell’annullamento della legge Roe v. Wade, stando all’ultima edizione del rapporto #WeCount, condotto per la Society of Family Planning, un’organizzazione no-profit che promuove la ricerca sull’aborto e la contraccezione. La quale ha rilevato che da luglio a settembre del 2023, il periodo più recente per il quale sono disponibili i risultati dell’indagine, si sono verificati tra gli 81.150 e gli 88.620 aborti al mese. Questi numeri sono solo un po’ inferiori alla media mensile di circa 86.800 da aprile a giugno 2022, prima della Roe e subito dopo il suo annullamento.

Ma i dati sull’aborto sono stagionali e lo stesso sondaggio ha rilevato un numero maggiore di aborti in tutti gli Stati Uniti nei mesi primaverili del 2023 rispetto al periodo dell’anno precedente, prima della decisione della Corte.

“Anche quando uno Stato vieta l’aborto, le persone continuano ad averne bisogno e a cercare cure abortive”, ha dichiarato in un comunicato Alison Norris, docente presso il College of Public Health dell’Ohio State University e uno dei co-presidenti dello studio. “Non possiamo permettere che il numero complessivo e consistente di aborti a livello nazionale oscuri l’incredibile bisogno insoddisfatto e l’impatto disastroso dei divieti di aborto sulle persone che hanno già un accesso minimo”.

Il dossier stima anche che se agli Stati non fosse stato permesso di vietare l’aborto, ci sarebbero stati in totale 120.000 aborti in più durante il periodo dell’indagine nei 14 Stati in cui sono in vigore i divieti di aborto in tutte le fasi della gravidanza.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: