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Romania: gli agricoltori chiedono che si intervenga alla Ue sul prezzo dei cereali ucraini

Romania: gli agricoltori chiedono che si intervenga alla Ue sul prezzo dei cereali ucraini

K metro 0 – Bucarest – Le autorità di Bucarest facciano di tutto per convincere le istituzioni europee a sostenere le misure atte a proteggere gli agricoltori dagli effetti negativi derivanti dalla vendita di cereali provenienti dall’Ucraina a prezzi più bassi. E’ la richiesta avanzata dall’Alleanza per l’agricoltura e la cooperazione, formata da diverse organizzazioni

K metro 0 – Bucarest – Le autorità di Bucarest facciano di tutto per convincere le istituzioni europee a sostenere le misure atte a proteggere gli agricoltori dagli effetti negativi derivanti dalla vendita di cereali provenienti dall’Ucraina a prezzi più bassi. E’ la richiesta avanzata dall’Alleanza per l’agricoltura e la cooperazione, formata da diverse organizzazioni nazionali di agricoltori romeni, riferisce l’agenzia Nova. L’iniziativa dell’Alleanza è giunta alla vigilia della riunione del Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea che avrà luogo martedì e in cui saranno esaminate le proposte di cinque Stati, tra cui la Romania, per la regolamentazione del commercio di cereali ucraini. Gli agricoltori romeni chiedono l’introduzione di un sistema europeo per monitorare il trasporto dei prodotti agricoli ucraini, che garantisca il loro arrivo a destinazione, senza che rimangano altrove sul percorso. Insoddisfatti anche del calo dei prezzi dei cereali causato dalle importazioni ucraine, nel fine settimana gli agricoltori romeni hanno protestato in tutto il Paese, bloccando temporaneamente anche le dogane alla frontiera con l’Ucraina. Più economici di quelli dell’Ue, i cereali ucraini dall’inizio dell’invasione russa non sono soggetti all’obbligo di soddisfare gli standard di qualità europei.

Nel frattempo, il Senato di Bucarest è stato convocato oggi in seduta straordinaria per adottare le ordinanze d’urgenza emanate dal governo nel contesto delle proteste degli agricoltori e dei trasportatori. Sono all’esame diversi atti normativi: uno si riferisce all’accisa sul gasolio e un altro modifica le norme nel settore dei trasporti stradali. Il governo ha adottato le ordinanze giovedì come risposta urgente alle richieste degli agricoltori e dei trasportatori che protestano in tutto il Paese da più di 11 giorni. Le ordinanze d’urgenza sono state proposte dopo i negoziati presso i ministeri dell’Agricoltura e dei Trasporti. Una di queste modifica le norme sul trasporto stradale. Le nuove disposizioni consentiranno ai titolari di patente di categoria B di guidare anche trattori agricoli o forestali con una velocità massima di 40 km orari sulle strade pubbliche. Un’altra modifica esenta dall’obbligo di effettuare la revisione tecnica periodica dei veicoli lenti e quelli la cui velocità massima non supera i 25 km orari. Per quanto riguarda l’accisa sul gasolio, il governo ha deciso di rinviare al 1 giugno l’applicazione di una direttiva europea secondo la quale gasolio e kerosene devono avere lo stesso contrassegno fiscale.

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