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Israele ha sganciato 18.000 tonnellate di bombe su Gaza, 1,5 volte più di quelle su Hiroshima

Israele ha sganciato 18.000 tonnellate di bombe su Gaza, 1,5 volte più di quelle su Hiroshima

K metro 0 – Gaza – Salama Marouf, capo dell’Ufficio governativo per i media a Gaza, ha comunicato alla stampa che le forze israeliane hanno distrutto 85 edifici governativi, demolito 47 moschee e inflitto danni significativi a tre chiese. Ma, soprattutto, che esse hanno sganciato 18.000 tonnellate di bombe sulla Striscia di Gaza dal 7

K metro 0 – Gaza – Salama Marouf, capo dell’Ufficio governativo per i media a Gaza, ha comunicato alla stampa che le forze israeliane hanno distrutto 85 edifici governativi, demolito 47 moschee e inflitto danni significativi a tre chiese. Ma, soprattutto, che esse hanno sganciato 18.000 tonnellate di bombe sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre, pari a circa 1,5 volte la forza esplosiva della bomba sganciata su Hiroshima, in Giappone, durante la Seconda guerra mondiale. Lo ha riferito Anadolu Agency.

“Gli attacchi hanno inoltre danneggiato oltre 200.000 edifici, di cui 32.500 sono ormai inabitabili; 203 scuole hanno subito gravi danni e 45 di esse non sono operative”. A causa dell’intensità degli attacchi, le statistiche non sono ancora complete.

La Convenzione di Ginevra proibisce le incursioni alle case di culto, alle scuole e ad altre strutture civili. Israele ha però giustificato tali offensive dicendo che i militanti si rifugiano in questi edifici o nelle loro vicinanze. “L’esercito israeliano ha massacrato 908 famiglie, causando la morte di migliaia di persone”, ha prontamente ribattuto Marouf. Negli attacchi sono stati uccisi anche 35 giornalisti, 124 operatori sanitari e 18 membri del personale della difesa civile delle squadre di soccorso.

Intanto il ministro degli Esteri Abdallah Bou Habib ha comunicato il 31 ottobre di aver dato istruzioni alla missione libanese presso le Nazioni Unite di presentare una denuncia al Consiglio di Sicurezza contro Israele per “l’uso del fosforo bianco nel colpire le zone di confine libanesi che ha causato anche l’incendio deliberato di boschi e foreste “.

Secondo il diritto internazionale, infatti, l’uso del fosforo bianco in aree ad alta densità di popolazione civile è vietato. Il fumo del fosforo bianco, se inalato, può causare lesioni polmonari improvvise e soffocamento. La sua esposizione in determinati intervalli può portare anche a gravi deformazioni e fratture della mascella.

Martedì scorso, i vigili del fuoco hanno così lavorato per spegnere un incendio causato da un raid israeliano nell’area di Sheikh Zein, a nord-est di Marwahin, nel Libano meridionale, e uno nell’area di Labouneh, causato dall’esplosione di mine. Amnesty International ha persino mostrato le prove che l’esercito israeliano ha usato il fosforo bianco nei suoi attacchi contro il Libano. L’organizzazione umanitaria internazionale ha dichiarato in un comunicato che l’attacco israeliano alla città libanese di Dhayra del 16 ottobre è stato “indiscriminato” e “deve essere indagato come crimine di guerra”.

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