K metro 0 – Ankara – E’ necessario astenersi da qualsiasi misura possa inasprire le tensioni in Medio Oriente, causare ulteriori spargimenti di sangue e aggravare i problemi. Lo ha dichiarato ieri il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ad Ankara, riporta Nova.

La Turchia è pronta a qualsiasi forma di mediazione, ha precisato il presidente turco, incluso lo scambio di prigionieri. “In base al principio secondo cui non esistono perdenti con una pace giusta, lanciamo un appello a tutti gli attori ad assumersi le proprie responsabilità per ristabilire la pace”, ha aggiunto Erdogan. Al contrario, secondo il presidente turco, gettare benzina sul fuoco e colpire i civili non è nell’interesse di nessuno.

Erdogan ha quindi annunciato l’intenzione di tenere colloqui con il presidente russo, Vladimir Putin, e con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, a proposito degli ultimi sviluppi del conflitto tra Hamas e Israele. “Attualmente a Gaza non arrivano forniture né di acqua, né di elettricità”, ha aggiunto Erdogan, “dove sono, dunque, i diritti umani?”. Il 9 settembre, il presidente turco aveva discusso del conflitto israelo-palestinese con gli omologhi dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, e dello Stato di Israele, Isaac Herzog. Secondo il politologo turco Musa Ozogurlu, l’unica carta che Erdogan può giocare per proporsi come mediatore nel conflitto in corso in Medio Oriente è “il suo rapporto con le fazioni palestinesi, in particolare con Hamas.