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Francia, il bilancio 2024 tra risparmi e aumenti delle tasse

Francia, il bilancio 2024 tra risparmi e aumenti delle tasse

K metro 0 – Parigi – Dopo settimane di riflessioni e di incontri con i parlamentari dell’opposizione, il 27 settembre sarà annunciato il progetto di bilancio dello Stato e della previdenza sociale per il 2024. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha parlato di risparmi con tagli all’occupazione e alla politica sanitaria, e di

K metro 0 – Parigi – Dopo settimane di riflessioni e di incontri con i parlamentari dell’opposizione, il 27 settembre sarà annunciato il progetto di bilancio dello Stato e della previdenza sociale per il 2024. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha parlato di risparmi con tagli all’occupazione e alla politica sanitaria, e di un’”ecologizzazione” del sistema fiscale.

In altre parole, l’’idea è spendere meno per ridurre il deficit e il debito record, in contrasto con gli impegni europei del Paese, ma anche reinvestire parte di questi risparmi, in particolare nella transizione ecologica. Il prossimo bilancio 2024 includerà circa 16 miliardi di euro di risparmi, come promesso dal ministro dell’Economia, Bruno Le Maire. Tuttavia, dato l’aumento di altre spese (transizione ecologica, educazione nazionale, difesa, ecc.), la riduzione della spesa pubblica si aggirerà probabilmente intorno ai quattro miliardi di euro, secondo un documento inviato al Parlamento a metà luglio.

Insomma, un bilancio “lontano da uno shock di austerità” e più un “gioco di equilibri” tra “ridurre un po’ il deficit” e “sostenere il potere d’acquisto e l’attività”, analizza Sylvain Bersinger, capo economista di Asterès. Franceinfo ha esaminato in dettaglio le misure che sono state confermate, o che sono in forte considerazione, per bilanciare i conti per il 2024.

Il ministero delle Finanze francesi prevede che la fine graduale dello scudo tariffario sui prezzi del gas e dell’elettricità e l’assenza di sconti sui prezzi del carburante consentano allo Stato di risparmiare circa 10 miliardi di euro nel 2024 rispetto al 2023. Anche la fine degli aiuti eccezionali alle imprese dovuti all’inflazione (quasi 25 miliardi di euro spesi tra il 2022 e il 2023, secondo la Cour des Comptes) e la graduale eliminazione del piano di stimolo (100 miliardi di euro in tre anni) alleggeriranno la colonna della spesa.

Tutti questi contenimenti legati al riflusso delle crisi sanitarie ed energetiche si aggiungono alla riduzione di spesa di 10 miliardi di euro promessa da Bruno Le Maire. Ma non sono permanenti. “L’anno prossimo bisognerà trovare altre leve”, sottolinea Sylvain Bersinger.

Il bilancio della Previdenza Sociale dovrebbe includere anche il raddoppio della franchigia medica sulle scatole di medicinali e sulle consulenze paramediche (fisioterapia, assistenza infermieristica, ecc.), da 50 centesimi a un euro. Sebbene poi gli apprendistati abbiano contribuito a ridurre la disoccupazione giovanile, il loro costo esorbitante potrebbe essere ridotto.

Inoltre, circa 15.000 posti di lavoro sovvenzionati sono destinati a scomparire, ha annunciato il ministro del Lavoro Olivier Dussopt a margine dell’università estiva Medef a Parigi alla fine di agosto.

Fedele alla linea tracciata da Emmanuel Macron, Elisabeth Borne ha anche assicurato che “non c’è alcuna possibilità” che lo Stato aumenti le tasse alle famiglie nel 2024. Ma per i tagli promessi bisognerà aspettare la fine del quinquennio. Se in primavera il presidente aveva parlato di una riduzione delle tasse per le famiglie di 2 miliardi di euro, Bruno Le Maire ha assicurato a Le Figaro che la promessa sarà mantenuta “al più presto”, da qui al 2027, ma non prima almeno del 2025.

Il Ministro dell’Economia ha anche confermato che la CVAE (cotisation sur la valeur ajoutée des entreprises), una tassa sulla produzione che doveva scomparire completamente l’anno prossimo, sarà eliminata gradualmente da qui allo stesso periodi di tempo previsto. D’altra parte, non sembra più in discussione l’abolizione, entro il 2024, degli sgravi contributivi concessi alle imprese con salari compresi tra 2,5 e 3,5 volte il salario minimo, opzione che era stata ventilata in passato.

Oltre a rinviare alcuni tagli fiscali, il governo intende massimizzare le entrate fiscali per finanziare la transizione ecologica. In particolare, aumenterà la cosiddetta “tassa di solidarietà” su tutti i biglietti aerei in partenza dalla Francia per finanziare gli investimenti nelle ferrovie. Ulteriori tasse sulle compagnie autostradali e sui biglietti aerei saranno incluse nel bilancio 2024, ha confermato il ministro delegato ai Trasporti, Clément Beaune, all’università estiva Medef.

Infine, in primavera, Elisabetta Borne ha chiesto a ogni ministero di stringere la cinghia individuando il 5% dei possibili risparmi, esclusi gli stipendi. Bruno Le Maire ha annunciato che una parte di questi sette miliardi di euro sarà destinata al finanziamento della transizione ecologica.

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