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Inondazioni in Grecia, Turchia e Bulgaria, 14 le vittime

Inondazioni in Grecia, Turchia e Bulgaria, 14 le vittime

K metro 0 – Istanbul – Sale a 14 il bilancio delle vittime dei forti temporali che hanno colpito alcune zone della Grecia, della Turchia e della Bulgaria ieri: le squadre di soccorso dei tre Paesi vicini hanno recuperato difatti altri sette corpi. Le inondazioni hanno causato enormi danni a case, strade e infrastrutture. In

K metro 0 – Istanbul – Sale a 14 il bilancio delle vittime dei forti temporali che hanno colpito alcune zone della Grecia, della Turchia e della Bulgaria ieri: le squadre di soccorso dei tre Paesi vicini hanno recuperato difatti altri sette corpi. Le inondazioni hanno causato enormi danni a case, strade e infrastrutture. In Grecia sono già morte due persone mentre resta disperso un uomo il cui veicolo è stato travolto da un torrente.

Secondo quanto riferito da Rainews, i vigili del fuoco hanno dovuto salvare, anche con zattere, decine di persone intrappolate a Volos, città di 150mila abitanti e capoluogo della regione della Magnesia, completamente allagata. La tempesta sta colpendo anche le regioni di Trikala, Karditsa e Phthiotide, nella Grecia centrale, dove le autorità hanno deciso di evacuare preventivamente diverse località.

In Turchia almeno sei persone sono morte e altre due risultano ancora disperse a causa delle inondazioni che hanno colpito diverse zone del Paese, in particolare la zona di confine con la Bulgaria. In alcuni quartieri di Istanbul, ieri, si sono registrate precipitazioni fino a 130 litri per metro quadrato in un periodo di 24 ore, livelli lontani dai massimi storici del Paese, ma che gli esperti definiscono “disastrosi”.

“La pioggia è caduta soprattutto nella parte settentrionale, nelle regioni tra Krklareli (al confine con la Bulgaria) e Istanbul” ha detto oggi a EFE Begum Celikdelen, responsabile del servizio idrico di Istanbul.

Piogge che possono certo contribuire ad alleviare la crisi di approvvigionamento che sta attraversando Istanbul a causa della siccità, dove negli ultimi giorni le paludi erano scese al di sotto del 30% della loro capacità. “Osserviamo che l’acqua entra nelle dighe da alcuni piccoli fiumi, ma domani potremo misurare come migliorerà il livello dell’acqua” ha dichiarato Celikdelen.

Tra le vittime di Istanbul, un cittadino della Guinea di 32 anni è rimasto intrappolato nel suo appartamento seminterrato nel quartiere a basso reddito di Kucukcekmece, ha riferito l’emittente turca HaberTurk TV. L’altra era una donna di 57 anni, morta dopo essere stata travolta dalle inondazioni in un altro quartiere, ha riferito l’agenzia di stampa privata DHA.

Secondo l’ufficio del governatore di Istanbul, l’ondata di piena ha colpito più di 1.750 abitazioni e attività commerciali della città. Tra questi, una fila di negozi nel quartiere di Ikitelli, dove il diluvio ha trascinato veicoli parcheggiati e fango nei negozi di mobili, distruggendo la merce, ha riferito il DHA.

L’alluvione ha anche inghiottito un’area di parcheggio per container e camion alla periferia della città, dove le persone si sono messe in salvo salendo sul tetto di un ristorante, secondo quanto riportato dai media turchi.

In Grecia, le piogge record hanno appunto causato almeno tre morti vicino alla città centrale di Volos e a Karditsa, più a ovest, secondo i vigili del fuoco. Tre persone risultano disperse. Lo riferisce Associated Press.

Le autorità hanno vietato il traffico a Volos, nella vicina regione montana di Pilion e nell’isola turistica di Skiathos, dove mercoledì molte famiglie sono rimaste senza elettricità e acqua corrente. Il traffico è stato vietato anche in altre due regioni della Grecia centrale vicino a Volos, mentre si prevede che le tempeste continueranno almeno fino a giovedì pomeriggio.

In Bulgaria, una tempesta ha causato inondazioni sulla costa meridionale del Mar Nero. Mercoledì sono stati recuperati dal mare i corpi di due dispersi, facendo salire a quattro il bilancio complessivo delle vittime. Un video ha mostrato auto e camper spazzati via dal mare nella città turistica di Tsarevo, dove le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. La maggior parte dei fiumi della regione ha rotto gli argini e diversi ponti sono stati distrutti, causando gravi problemi di traffico.

Il ministro del Turismo Zaritsa Dinkova ha dichiarato che circa 4.000 persone sono state colpite dal disastro lungo l’intero tratto meridionale della costa bulgara del Mar Nero. Ha aggiunto anche che “c’è un problema di trasporto dei turisti perché è pericoloso andare in pullman sulle strade colpite dalle inondazioni”.

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