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Uzbekistan, approvato il referendum costituzionale

Uzbekistan, approvato il referendum costituzionale

K metro 0 – Tashkent – Secondo i risultati preliminari diffusi dalla commissione elettorale il 1° maggio, la modifica della Costituzione è stata approvata dal 90,21 per cento dei votanti, con l’84,54 per cento di affluenza. Il referendum costituzionale in Uzbekistan, che tra le altre cose rafforza i diritti e le libertà civili e prolunga

K metro 0 – Tashkent – Secondo i risultati preliminari diffusi dalla commissione elettorale il 1° maggio, la modifica della Costituzione è stata approvata dal 90,21 per cento dei votanti, con l’84,54 per cento di affluenza. Il referendum costituzionale in Uzbekistan, che tra le altre cose rafforza i diritti e le libertà civili e prolunga da 5 a 7 anni il mandato del presidente sella Repubblica, è stato dunque approvato.

Tra gli emendamenti più importanti del referendum di domenica 30 aprile c’era l’estensione della durata del mandato presidenziale da cinque a sette anni, l’abolizione della pena di morte e il rafforzamento delle tutele legali per i cittadini, compresi quelli accusati di reati. Durante la campagna elettorale, le autorità del Paese hanno sostenuto che la modifica di due terzi della Costituzione consentirà di democratizzare il Paese, migliorando il tenore di vita dei suoi 35 milioni di abitanti, i cui diritti sono stati a lungo compressi. Il principale ispiratore della riforma è stato il presidente Mirziyoyev che, dal 2016, cerca di dare un volto più moderno all’Uzbekistan.

Sebbene alcuni osservatori ritengano che la modifica principale sia quella di permettere a Mirziyoyev di candidarsi per un terzo o addirittura quarto mandato come presidente, il suo governo ha anche avviato importanti riforme economiche e sociali, aprendo l’Uzbekistan al mondo e migliorando la sua reputazione internazionale. E aprendo il Paese anche a più stretti rapporti economici con l’occidente.

Fra l’altro, il presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev sarà in Italia il prossimo giugno, impegnato in colloqui con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: un’occasione per stringere ancora di più un rapporto che può concretizzarsi in un “partenariato di lungo periodo” tra i due Paesi, come riferisce Agenzia Nova. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione della sua recente visita a Tashkent. Secondo il ministro, l’Uzbekistan è un Paese “fondamentale, stabile, portatore di pace in una zona molto complessa, ai confini dell’Afghanistan, dell’Iran, della Russia, della Cina”. Stringere rapporti di amicizia con Tashkent, dunque, significa “contribuire alla pace”.

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Joseph Villeroy
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