K metro 0 – Parigi – Migliora il trasporto pubblico nei treni della metropolitana della RATP ma non sui vagoni della SNCF. “Il traffico ferroviario rimarrà molto perturbato” venerdì e questo fine settimana, ha così comunicato la principale concessionaria in esclusiva dei servizi pubblici di trasporto ferroviario francese. Di tutto questo riferisce franceinfo.

Nel dettaglio, viaggeranno due treni su cinque sull’asse Nord, uno su due sull’asse Est, due su cinque sull’asse Atlantico, uno tsu due sull’asse Sud-Est, un treno Ouigo su due, e così per l’Inoui, e un treno su dieci per il TGV Provincia-Provincia. Per quanto riguarda gli Intercity, ci si deve aspettare in media un treno su quattro per i treni diurni e nessuno notturno da giovedì a venerdì e da venerdì a sabato. Anche per il TER ci sarà una media di due treni su cinque.

Sulla rete internazionale sono previsti due treni Eurostar su tre, tre Thalys su cinque, un treno su tre per i collegamenti Francia-Italia, due treni su cinque per i collegamenti Francia-Germania, due treni su cinque per i collegamenti Francia-Svizzera e un treno su quattro per i collegamenti Francia-Spagna.

“La RATP prevede intanto un traffico nettamente migliore in metropolitana  rispetto al 9 marzo”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato. È la prima volta che essa deve affrontare la questione del pensionamento dei propri dipendenti”. Nel frattempo, l’Autorità per l’aviazione civile francese (DGAC) ha chiesto la cancellazione del 20% dei voli previsti per sabato e domenica in diversi aeroporti, tra cui Parigi-Orly. Questa riduzione del programma dei voli interesserà appunto Orly, Marsiglia, Nantes, Tolosa e Bordeaux sabato, mentre domenica saranno interessati solo Orly, Marsiglia e Tolosa, ha dichiarato l’amministrazione.

Interrogata sulla riforma delle pensioni giovedì 9 marzo, il primo ministro, Elisabeth Borne, ha dichiarato: “Credo sia molto importante che questo dibattito si svolga al meglio, permettendo a tutti di esprimersi”. Infine, Emmanuel Macron dovrà anche discutere il tema dell’eutanasia, sul quale non ha una posizione chiara. “I 180 partecipanti alla convenzione dei cittadini sul fine vita hanno votato in gran parte a favore dell’assistenza attiva nel morire: il 72% si è dichiarato favorevole al suicidio assistito e il 66% all’eutanasia”, ha rivelato una giornalista di franceinfo. Il Capo dello Stato terrà conto della loro opinione?