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Terremoto Turchia, trovati corpi famiglia italo-siriana. Bilancio 25mila morti

Terremoto Turchia, trovati corpi famiglia italo-siriana. Bilancio 25mila morti

K metro 0 – Ankara – “Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno” dopo il devastante terremoto che ha colpito lunedì scorso Turchia e Siria. Lo scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani,

K metro 0 – Ankara – “Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno” dopo il devastante terremoto che ha colpito lunedì scorso Turchia e Siria. Lo scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Twitter. Nei giorni scorsi il ministro aveva reso noto che la famiglia, composta da sei persone, tre adulti e tre minori con passaporto italiano ma di origine siriana, risultava dispersa ad Antiochia, in Turchia, dopo il devastante terremoto di lunedì scorso. L’altro italiano che risulta disperso a Kahramanmaras è l’imprenditore veneto Angelo Zen.

Nel frattempo, il bilancio del terremoto di lunedì scorso in Turchia e Siria – riferisce l’Adnkronos – si avvicina a 25mila morti, con le squadre di soccorso che trovano sempre meno persone vive sotto le macerie tra le quali scavano da cinque giorni. In Turchia le vittime accertate sono 20.665, con oltre 80mila feriti, secondo i dati diffusi questa mattina. In Siria si parla di 3553 morti ed oltre 5mila feriti. Il bilancio totale delle vittime a questa mattina è di 24.218 vittime.

Intanto, un ragazzo di 16 anni è stato estratto vivo dopo essere stato sepolto sotto le macerie per 116 ore nella città turca di Kahramanmaras. Secondo la tv pubblica turca Trt le squadre di soccorso hanno inoltre estratto un uomo vivo dalle macerie dove era rimasto sepolto per 125 ore ad Antiochia. Mentre la notte scorsa almeno 4 persone sono state estratte vive dalla macerie nella città siriana di Jableh.

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Joseph Villeroy
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