K metro 0 – Skopje – Le autorità della Macedonia del Nord hanno dichiarato oggi che quattro agenti penitenziari, tra cui un comandante della polizia, sono stati arrestati perché sospettati di aver aiutato un prigioniero, condannato per omicidio, a fuggire mentre veniva trasferito in un ospedale.

Una dichiarazione rilasciata dall’ufficio del procuratore afferma che il comandante responsabile della sicurezza esterna presso il carcere principale di Idrizovo, nella capitale Skopje, e tre agenti “hanno aiutato e permesso la fuga del condannato Bekim Memeti”: commettendo il reato di “liberazione illegale di una persona privata della libertà”.

Secondo l’accusa, giovedì scorso Memeti si è ferito tagliandosi il palmo della mano e secondo quanto riporta l’Ap, è stato inviato dal comandante della Polizia penitenziaria, senza scorta, in un centro di cure d’emergenza, invece di essere curato nell’infermeria del carcere. In quanto la procedura richiede che, se un detenuto ha bisogno di essere curato in una struttura esterna, le autorità penitenziarie devono richiedere una scorta di polizia.

Inoltre, e contro le regole, Memeti è stato messo al centro dell’autoveicolo, il che gli ha permesso di strappare la pistola a uno degli agenti penitenziari e iniziare a sparare all’interno del furgone, ferendo l’autista è intimandogli di fermare il veicolo. Il fuggitivo è scappato con un’auto parcheggiata davanti al furgone ma nessuno degli agenti presenti l’ha inseguito.