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Milano, evasi 7 detenuti da carcere minorile Beccaria

Milano, evasi 7 detenuti da carcere minorile Beccaria

K metro 0 – Milano – “Sette detenuti sono evasi nel pomeriggio dal cortile passeggi dell’istituto penale per minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano”. Lo riferisce Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UilPa Polizia Penitenziaria. Matteo Salvini, leader della Lega, è “sconcertato” per l’episodio, come riferiscono fonti del Carroccio. In serata, sono stati catturati due evasi.

K metro 0 – Milano – “Sette detenuti sono evasi nel pomeriggio dal cortile passeggi dell’istituto penale per minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano”. Lo riferisce Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UilPa Polizia Penitenziaria. Matteo Salvini, leader della Lega, è “sconcertato” per l’episodio, come riferiscono fonti del Carroccio. In serata, sono stati catturati due evasi. Uno dei due evasi aveva raggiunto l’abitazione di una parente. Lo confermano all’Adnkronos fonti del sindacato Polizia Penitenziaria Sappe. Le ricerche proseguono per individuare gli altri cinque detenuti che hanno fatto perdere le loro tracce.

Nel penitenziario, alcuni detenuti hanno acceso piccoli fuochi all’interno delle celle in segno di protesta. Sul posto, riferiscono all’Adnkronos fonti sindacali della polizia penitenziaria, sono intervenuti i vigili del fuoco.

L’EVASIONE – “I fuggiaschi avrebbero approfittato dei lavori in corso, che perdurano da svariato tempo, per aprirsi un varco nella recinzione e poi scavalcare il muro di cinta. Immediate sono scattate le ricerche a opera della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, per ora senza esito. Ricordiamo, peraltro, che negli istituti minorili (ma non a Milano), per ragioni connesse anche al sovraffollamento penitenziario nelle carceri, l’età dei ristretti può arrivare fino 25 anni”, dice De Fazio.

“Da qualche tempo, molte delle problematiche che investono le carceri si ritrovano anche negli istituti penali per minorenni. In particolare, sono in vorticoso aumento i casi d’aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori che vanno dal sostanziale disinteresse della politica prevalente e dei governi alle vicende penitenziarie a scelte poco oculate, quale appunto l’innalzamento del limite d’età che consente la detenzione nelle strutture minorili, sulle quali per di più si abbatterà anche la scure della legge di bilancio in corso di approvazione con ulteriori tagli”, spiega il Segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria.

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