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Ue, Donne: aumentano le molestie sessuali

K metro 0 – Vienna – Il 12% degli studenti ha subito molestie sessuali in Austria. È il risultato di un sondaggio presentato oggi dall’Unione degli studenti austriaci (ÖH). Il dato eclatante è che solo il 20% circa dei casi è stato segnalato all’autorità competente. Lo riferisce il quotidiano austriaco online diepresse.com. I questionari sono

K metro 0 – Vienna – Il 12% degli studenti ha subito molestie sessuali in Austria. È il risultato di un sondaggio presentato oggi dall’Unione degli studenti austriaci (ÖH). Il dato eclatante è che solo il 20% circa dei casi è stato segnalato all’autorità competente. Lo riferisce il quotidiano austriaco online diepresse.com.

I questionari sono stati inviati a tutti i 380.000 studenti per l’indagine, e solo 10.200 di loro hanno risposto completamente. Quasi 1.200, ovvero l’11,57%, hanno segnalato molestie sessuali secondo la definizione della legge sulla parità di trattamento. Perché ciò avvenga, il comportamento deve essere stato indesiderato, aver violato la dignità della persona e compromesso i suoi studi. S’intendono dunque, battute e commenti sul corpo a sfondo sessuale, avance indesiderate e aggressioni fisiche.

Il 2,4%, ovvero 244 persone, ha sperimentato toccate sessuali indesiderate; lo 0,5%, ovvero 53 persone, si è trovato di fronte ad atti contro l’integrità sessuale o l’autodeterminazione sanzionati dal codice penale, come la coercizione sessuale o lo stupro.

Gli autori sono principalmente altri studenti. “La violenza sessualizzata fa parte della vita quotidiana nelle università”, ha criticato la presidente dell’ÖH Keya Baier in una conferenza stampa. La maggior parte delle persone colpite sono donne, e le persone non binarie; intersessuali e trans sono spesso vittime di toccate sessuali indesiderate in modo sproporzionato. Nel caso delle molestie sessuali, invece, si tratta di insegnanti in quasi il 40% dei casi e di atti sessuali indesiderati in circa un terzo. La maggior parte delle molestie avviene in luoghi pubblici come aule, corridoi o aree di studio, mentre le toccate e gli atti indesiderati si verificano principalmente in luoghi semi-privati come studi o laboratori.

L’ÖH chiede quindi una formazione di sensibilizzazione per gli insegnanti, l’istituzione di punti di contatto indipendenti in tutte le università e l’ampliamento dei servizi di psicoterapia gratuiti. Inoltre, le persone interessate devono “avere sempre la sovranità dell’interpretazione”.

Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Una data che inaugura ogni anno sedici giorni di attivismo che terminano simbolicamente il 10 dicembre, nella Giornata mondiale dei diritti umani, per sottolineare come i diritti delle donne debbano essere rispettati e garantiti in quanto diritti fondamentali.

Per quanto avanzata socialmente ed economicamente, l’Unione europea non è affatto immune alla violenza di genere, riferisce progeu.org. Secondo un sondaggio della EU Fundamental Rights Agency (FRA), a partire dall’età di 15 anni, più di una donna su due ha subito molestie sessuali (55%), una su tre ha subito violenza fisica e/o sessuale (33%, il 22% da parte del partner), una su cinque è stata vittima di stalking (18%) e una su venti di stupro (5%). Il 43% delle donne ha subito violenza psicologica. Il 16% delle donne con partner violenti hanno subito abusi anche dopo la fine della relazione e alcune anche durante la gravidanza (42% dall’ex partner, 20% dall’attuale partner).

Fanpage riporta, infine, il caso di una segnalazione da parte di una studentessa universitaria su Instagram che ha poi convinto altre ragazze a raccontare quello che avevano subìto, permettendo, prima ai professori e ai rappresentanti degli studenti dell’Università degli studi di Napoli Federico II e poi ai carabinieri, di delineare l’intero quadro: quelle violenze sessuali andavano avanti da anni, e con tutta probabilità le vittime non sono le 6 identificate ma almeno una trentina. Una delle segnalazioni arrivate racconta un episodio che risale ad anni prima, e che ricalca in tutto la dinamica degli altri: è praticamente una fotocopia di tutte le altre. Ma con un particolare ancora più incredibile: la ragazza racconta che l’uomo, nel palpeggiarla, avrebbe spacciato quel modo di fare per un rimedio contro l’ansia e che sarebbe consistito nel combattere la pressione creandone altra.

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