fbpx

“Il Grido della pace”, trovare soluzioni urgenti

“Il Grido della pace”, trovare soluzioni urgenti

K metro 0 – Roma – “La sciagurata guerra mossa dalla Federazione Russa contro l’Ucraina rappresenta una sfida diretta ai valori della pace, mette ogni giorno in grave pericolo il popolo ucraino, colpisce anche il popolo russo, genera drammatiche conseguenze per il mondo intero”. Lo ha detto Sergio Mattarella all’incontro internazionale ‘Il grido della pace’,

K metro 0 – Roma – “La sciagurata guerra mossa dalla Federazione Russa contro l’Ucraina rappresenta una sfida diretta ai valori della pace, mette ogni giorno in grave pericolo il popolo ucraino, colpisce anche il popolo russo, genera drammatiche conseguenze per il mondo intero”. Lo ha detto Sergio Mattarella all’incontro internazionale ‘Il grido della pace’, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma.

Sono intervenuti all’assemblea inaugurale, il presidente italiano Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron, il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi, il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, e il rabbino capo di Francia, Haim Korsia insieme al Segretario Generale della Muslim World League, Muhammad bin Abdul Karim al-Issa.

L’incontro è stato moderato da Kieboom Hilde vice-presidente della Comunità di Sant’Egidio: l’evento di quest’anno, ha affermato, ha un significato profondo se guardiamo all’Europa, dove si è aperta “la ferita della guerra in Ucraina”, e al mondo scosso da drammatici conflitti. “Il grido della pace” si è aperto con l’intervento di Andrea Riccardi fondatore del movimento internazionale. Questo evento – ha detto – “non è il chiuso di un laboratorio” ma una finestra “di fronte agli scenari del mondo” e davanti alla guerra.

Il presidente Mattarella ha sottolineato che: “Dinanzi all’evocazione di scenari tanto terribili le nostre coscienze invocano la difesa di quel diritto alla pace che ci riunisce qui, oggi. Una pace che non ignori il diritto a difendersi e non distolga lo sguardo dal dovere di prestare soccorso a un popolo aggredito. In Ucraina, come altrove, occorre riannodare i fili dell’umanità che la guerra spezza: vite, famiglie, legami umani e sociali”.

“Quella aggressione stravolge le regole, i principi e i valori della vita internazionale. Approfondisce le divisioni nella comunità globale chiamata, invece, a trovare soluzioni cooperative urgenti a problemi comuni: le crisi sanitarie e alimentari, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, le minacce terroristiche”, ha spiegato il capo dello Stato.

“Più che mai, in questo momento, abbiamo bisogno di un multilateralismo efficace. In questo impegno comune, accanto alle istituzioni internazionali e agli Stati, risulta sempre più importante il contributo di tutte le espressioni della società”, ha affermato Mattarella.

Il presidente Emmanuel Macron, nel suo intervento ha detto: “Vogliamo che sia il popolo ucraino a scegliere la pace, a scegliere il momento e i termini della pace”. – Sottolineando – “questo significa che c’è una prospettiva di pace: esiste, esisterà la pace ad un certo punto, il momento verrà in funzione dell’evoluzione delle cose e quando il popolo ucraino e i suoi dirigenti lo avranno scelto secondo i termini che avranno deciso. La pace si costruirà con l’altro che oggi è un nemico, intorno ad un tavolo. E la comunità internazionale sarà lì”.

“Questa guerra oggi è la guerra di un potere che ha cercato di giustificare i propri atti, che ha costruito la propria narrazione. Non sono convinto che questa sia la guerra di tutto il popolo russo”. “E, quindi, – ha proseguito – occorre lavorare, lavorare sottotraccia. Questo è essenziale: bisogna parlare al popolo russo, bisogna parlare alle coscienze perché questa guerra non può appartenere a tutto il popolo russo”, ha affermato il capo dell’Eliseo.

Il richiamo alle autorità alla necessità di allargare l’impegno diplomatico a favore del dialogo e dell’incontro.

Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, dal canto suo, ha sottolineato che la tela costruita dalla Comunità di Sant’Egidio permette a tanti di scegliere la pace e il dialogo. “La pace – ha detto il porporato – è un affare troppo importante per essere affidato a pochi e ci riguarda tutti”.

Il Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale, Prof. Muhammad bin Abdul Karim al-Issa, nel suo discorso ha detto: “Noi in quanto fedeli invochiamo Dio ogni giorno affinché prevalga la pace e affinché i fratelli tornino ad abbracciarsi”. “Quando sorgono divisioni nel mondo, si crea un vuoto dove germogliano idee negative che portano, talvolta, a decisioni di estrema gravità”. “Vogliamo tutti il dialogo ma che sia un dialogo pacato, fruttuoso. Dobbiamo costruire dei ponti”. “È indispensabile – ha sottolineato infine Al-Issa – che la saggezza possa calare nella realtà”. “non c’è contrasto che non abbia una soluzione: tutti gli alibi possono trovare rimedio”. L’unico vero vincitore “è la logica della saggezza”.

Condividi su:
Nizar Ramadan
CONTRIBUTOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: