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Libano, istituti di credito chiusi a tempo indeterminato

K metro 0 – Beirut – In Libano i cittadini chiedono di poter ritirare i soldi dalle banche prima che gli istituti di credito chiudano i battenti a tempo indeterminato. Mentre, il Paese continua ad andare verso una forte crisi economica, quasi tre quarti della popolazione è scesa sotto la soglia di povertà, secondo l’ONU

K metro 0 – Beirut – In Libano i cittadini chiedono di poter ritirare i soldi dalle banche prima che gli istituti di credito chiudano i battenti a tempo indeterminato. Mentre, il Paese continua ad andare verso una forte crisi economica, quasi tre quarti della popolazione è scesa sotto la soglia di povertà, secondo l’ONU oltre l’80% della popolazione del Paese vive in povertà.

Nella maggior parte del Paese, i bancomat funzionano, tuttavia è possibile prelevare solo banconote libanesi locali. La lira libanese ha perso più del 95% del suo valore rispetto al dollaro in soli tre anni. L’ABL ha chiesto più volte al governo di intervenire, applicando le misure di sicurezza promesse per proteggere le banche dai correntisti furiosi. Dal 2019 i correntisti sono rimasti senza i propri risparmi a causa di una misura di controllo sui capitali attuata dall’ABL arbitrariamente, senza alcun provvedimento legislativo da parte del Parlamento.

L’anno scorso il Libano ha aperto un’inchiesta locale sulla ricchezza di alcuni esponenti del mondo finanziario, dopo che la procura svizzera ha chiesto assistenza in un’indagine su oltre 300 milioni di dollari che il governatore della Banca centrale libanese, avrebbe sottratto alla Banca centrale con l’aiuto di suo fratello. Il governatore Salameh, deve affrontare cause legali anche in altri paesi europei, tra cui Francia e Gran Bretagna.

Il principale banchiere libanese è accusato, da tre decenni, di politiche che hanno contribuito al collasso finanziario del paese. Ma è l’intero sistema bancario libanese che è sotto inchiesta.

L’economia libanese continua a perdere colpi, facendo sprofondare tre quarti della popolazione nella povertà. Le interruzioni di corrente, la carenza d’acqua e l’inflazione alle stelle hanno peggiorato le condizioni di vita di milioni di cittadini soprattutto dall’esplosione avvenuta nel porto di Beirut nell’agosto 2021.

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Nizar Ramadan
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