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Spagna, il bilancio del governo sotto accusa del Partito Popolare

K metro 0 – Madrid – Il Presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha comunicato che il bilancio generale dello Stato dell’esecutivo per il 2023 è “sociale, protegge la maggioranza sociale e la classe media e lavoratrice”. Ha inoltre precisato che questi conti pubblici “ribaltano” i tagli effettuati dai precedenti governi del Partito Popolare. Per

K metro 0 – Madrid – Il Presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha comunicato che il bilancio generale dello Stato dell’esecutivo per il 2023 è “sociale, protegge la maggioranza sociale e la classe media e lavoratrice”. Ha inoltre precisato che questi conti pubblici “ribaltano” i tagli effettuati dai precedenti governi del Partito Popolare. Per il PP, invece, questi bilanci sono un “puro calcolo elettorale”. Lo ha riferito la Rtve.

Alle dure critiche del PP, Sánchez ha risposto con il confronto degli ultimi bilanci del governo di Mariano Rajoy, nel 2018, e verificato che in questi conti pubblici, la spesa sociale, l’istruzione e le borse di studio sono aumentati rispettivamente del 35,4%, 62% e 60%. Ha poi assicurato che il governo, come ha fatto con la crisi pandemica, metterà “tutte le risorse dello Stato a favore della maggioranza sociale e non della maggioranza ricca” come, a suo avviso, faceva il PP quando era al governo. Ha inoltre sottolineato che il suo governo ha recuperato i livelli occupazionali pre-pandemia in due anni, mentre dopo la crisi del 2008, a causa dei “tagli e degli aggiustamenti del PP, ci sono voluti dieci anni”.

Pronta la risposta della portavoce del PP Cuca Gamarra: “Il governo ha perso il senso della realtà, i socialisti non hanno mai fatto uscire la Spagna da una crisi, ma l’hanno fatta entrare in tutte”. Le critiche di Gamarra a Sánchez riguardano, ad esempio, la mancata applicazione delle misure richieste dal PP, come l’adeguamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche per i redditi medi e bassi o l’abbassamento dell’Iva al 4% sui prodotti di base .In definitiva, Il PP ha criticato il governo per aver “speso come mai prima d’ora mentre gli spagnoli si stanno sacrificando come mai prima d’ora”. Gamarra ha poi ricordato i 13 milioni di suoi connazionali che vivono in condizioni di povertà ed esclusione sociale, “una cifra che non è nemmeno stata raggiunta dalla crisi del 2008 con José Luis Rodríguez Zapatero”, ha rimarcato. D’altra parte, ha criticato il governo per aver mantenuto “800 consiglieri e 22 ministri, con cifre di spesa record, oltre a spendere 158 milioni per la propaganda”.

Nel frattempo, la Germania discuterà con la Spagna la creazione di uno scudo missilistico europeo. Lo riferisce sempre rtve. Ieri, l’ambasciatore tedesco in Spagna, Maria Margarete Gosse, ha comunicato che la Spagna discuterà della creazione di uno scudo antimissile europeo con la Germania durante l’incontro bilaterale di oggi tra i leader dei due Paesi in occasione del vertice ispano-tedesco a La Coruña sulla crisi energetica del continente dovuta alla carenza di gas russo. Lo scorso agosto, a Praga, il cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva difatti auspicato la creazione di un sistema di difesa aerea congiunto a livello europeo, di cui la Germania sarà capofila, con l’obiettivo di guadagnare “sicurezza” sul continente, investendo “significativamente” nella difesa nei prossimi anni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “È una questione che potrebbe essere discussa domani”, ha concluso Gosse nell’intervista, sottolineando che l’idea di un sistema antimissile europeo è stata lanciata dalla Svezia.

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