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Francia, rischio d’interruzione corrente non può essere escluso

K metro 0 – Parigi – Si prospetta un inverno duro Oltralpe sul fronte energetico. “Il rischio di un’interruzione di corrente non può essere totalmente escluso, ma potrebbe essere evitato riducendo il consumo nazionale dall’1 al 5% nella maggior parte dei casi, e fino al 15% nelle situazioni meteorologiche più estreme”, ha precisato il gestore

K metro 0 – Parigi – Si prospetta un inverno duro Oltralpe sul fronte energetico. “Il rischio di un’interruzione di corrente non può essere totalmente escluso, ma potrebbe essere evitato riducendo il consumo nazionale dall’1 al 5% nella maggior parte dei casi, e fino al 15% nelle situazioni meteorologiche più estreme”, ha precisato il gestore di energia RTE in un comunicato stampa, mentre il governo presenterà in giornata i nuovi termini dello scudo tariffario per il 2023. Il tutto è stato riferito da franceinfo.

Annunci che arrivano poche ore prima dell’intervento di Elisabeth Borne. Il Primo Ministro presenterà difatti alle 15.30 i possibili scenari per affrontare i picchi di consumo energetico di questo inverno, ma anche l’impennata delle bollette. Le tariffe di gas ed elettricità aumenteranno di almeno il 10% nel 2023 in Francia. Secondo le informazioni fornite da franceinfo, anche il voucher energetico di 150 euro, attualmente erogato a sei milioni di persone, dovrebbe essere esteso.

Il 27 agosto, Elisabeth Borne ha promesso, infatti, che l’esecutivo non “lascerà esplodere i prezzi dell’energia” per le famiglie, mentre il Ministro dell’Economia ha assicurato che l’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas nel 2023 sarà “contenuto“. Tuttavia, il governo sta cercando di preparare i cittadini a questo aumento di almeno il 10% già da diverse settimane.

In particolare, l’esecutivo vuole mettere questo aumento in prospettiva rispetto all’esplosione dei prezzi, che hanno raggiunto livelli record. Secondo il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, senza alcun sistema di scudo, l’aumento sarebbe ben superiore al 100%, con un balzo di circa 150 euro al mese nella bolletta delle famiglie.

Lo scudo, in vigore dall’autunno 2021, con il congelamento dei prezzi del gas, un aumento limitato al 4% dei prezzi dell’elettricità e uno sconto sul carburante alla pompa, è già costato alle casse pubbliche 24 miliardi di euro, senza contare gli 8 miliardi di euro di compensazione pagati a EDF. Il tutto corrisponde a un punto di crescita del prodotto interno lordo.

Nel frattempo si apprende che le luci della Torre Eiffel saranno spente più di un’ora prima per risparmiare energia elettrica, secondo quanto annunciato ieri dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo, e riportato da Associated Press. La guerra della Russia in Ucraina aggravare sempre più la crisi energetica in Europa.

Il primo cittadino ha pertanto dichiarato che l’iconica torre, normalmente illuminata fino all’una di notte, è solo uno dei monumenti e degli edifici municipali della città che verranno spenti prima di sera, poiché la capitale francese – come il resto della Francia e dell’Europa – affronta il rischio di carenza di energia, razionamenti e blackout quando la domanda di energia aumenterà quest’inverno. Le luci della Torre Eiffel saranno così spente all’uscita dell’ultimo visitatore alle 23.45, a partire dal 23 settembre. Altri punti di riferimento gestiti dalla città, come la torre Saint-Jacques e il Municipio, anticiperanno invece alle 22.

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