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Russia: “Cessate il fuoco ora impossibile”. Esplosioni in Transnistria

Russia: “Cessate il fuoco ora impossibile”. Esplosioni in Transnistria

K metro 0 – Mosca – Un cessate il fuoco ora in Ucraina è impossibile. E’ quanto ha detto il vice rappresentante russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, citato dalla Tass, accusando l’Ucraina di poter usare armi di distruzione di massa, riferisce l’Adnkronos. Polyansky non ha escluso che l’Ucraina e “i gruppi radicali usino armi

K metro 0 – Mosca – Un cessate il fuoco ora in Ucraina è impossibile. E’ quanto ha detto il vice rappresentante russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, citato dalla Tass, accusando l’Ucraina di poter usare armi di distruzione di massa, riferisce l’Adnkronos.

Polyansky non ha escluso che l’Ucraina e “i gruppi radicali usino armi di distruzione di massa sul campo di battaglia se non possono raggiungere la superiorità con mezzi convenzionali”. Secondo il diplomatico russo, Kiev potrebbe approfittare del cessate il fuoco per “raggruppare le forze e condurre delle provocazioni”. “L’Ucraina sta minando i nostri sforzi per aprire corridoi umanitari – ha denunciato Polyansky – quindi penso che un cessate il fuoco non sia adesso una buona opzione”.

Oggi ci sono state esplosioni in Transnistria. Il centro stampa del ministero dell’Interno della Transnistria ha denunciato spari con un lanciamissili Rpg contro un edificio governativo a Tiraspol, capitale dell’autoproclamata repubblica filorussa in territorio moldavo. Il ministero ha precisato che non vi sono morti o feriti.

Le esplosioni sono avvenute attorno alle 17 ore locale all’incrocio fra le centrali via Marx e via Manoilov. Si registrano finestre rotte e fumo. L’edificio ministeriale è stato circondato dalla polizia e sul posto sono intervenuti pompieri e servizi sanitari.

Mosca oggi ha annunciato un cessate il fuoco dalle 14, le 12 in Italia, per far uscire i civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Ma la vice premier ucraina Irina Vereschuk ha detto che nessun accordo è stato raggiunto per l’apertura di un corridoio umanitario oggi da Mariupol.

Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, in un briefing ha dichiarato che “il nemico continua a concentrare le proprie forze nelle direzioni Rubizhne, Severodonetsk, Popasna e anche da Izuym a Sloviansk e Kramatorsk, ma senza successo. Continua ad attaccare Azovstal a Mariupol con l’artiglieria, con l’aviazione e altre armi cerca di avanzare in tutti i modi infrangendo l’ordine del loro presidente Putin: il che dimostra per l’ennesima volta con chi noi stiamo combattendo”.

Cinque stazioni ferroviarie nel centro e nell’ovest dell’Ucraina sono state colpite da missili russi, ha denunciato il direttore delle Ferrovie ucraine, Olexandr Kamishin, precisando che gli attacchi hanno provocato vittime. “Le forze russe stanno distruggendo sistematicamente le infrastrutture delle nostre ferrovie”, ha affermato.

Cinque persone sono morte, 18 ferite, in attacchi missilistici russi sull’infrastruttura ferroviaria vicino a Zhmerynka, nella regione di Vinnytsia.

Tre morti e un ferito è il bilancio di un attacco a Dergachi, nella regione di Kharkiv. A Vovchansk, nella regione di Kharkiv, gli occupanti hanno creato un campo di torture per i civili. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale. Lì, si legge ancora nella nota diffusa sul canale Telegram, trattengono in maniera illegale i civili, e con torture psicologiche e fisiche li costringono ad arruolarsi nelle forze armate russe. Indagini sono in corso da parte del servizio di sicurezza ucraina.

Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha comunicato che altre quattro persone sono state uccise oggi dai russi. Di queste due sono bambini di 9 e 14 anni, mentre nove sono i feriti.

Un ragazzo di 15 anni è stato gravemente ferito nell’esplosione di un ordigno nella sua casa a Bakhmach, questa mattina, ed è morto in ospedale poche ore dopo. Ne dà conferma il portavoce della polizia nazionale nella regione di Chernihiv, Natalia Slabonyak.

A Vysokopillya e Ivanivka, nella regione di Kherson è aumentato il numero dei mezzi militari russi e si sentono esplosioni di armi pesanti. E’ quanto si legge nel canale web Vgoru. A Kherson i militari russi hanno occupato l’edificio dell’amministrazione. “Stanotte uomini armati sono entrati nell’edificio del consiglio comunale di Kherson, hanno portato via le chiavi, hanno cambiato la nostra sicurezza con la loro. Sono uscito alle 19.45 e la bandiera dell’Ucraina era ancora sopra il municipio” è il racconto del sindaco di Kherson Igor Kolikhayev sull’occupazione dell’edificio del consiglio comunale da parte dei russi.

In mattinata le truppe russe hanno cercato di sparare sulla regione di Odessa dalla Crimea temporaneamente occupata. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale, Marchenko. Uno dei missili lanciati è caduto in mare e l’altro è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea.

A Keminna, nella regione di Luhansk, un edificio dell’amministrazione all’interno del quale russi e collaboratori si erano riuniti per un consiglio è saltato in aria. Lo rendono noto i media locali.

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