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Portogallo, alle urne in elezioni serrate, con gli occhi puntati sull’estrema destra

K metro 0 – Lisbona – Oggi il Portogallo va alle urne in elezioni serrate, senza che nessun partito probabilmente raggiunga la maggioranza in parlamento, in un panorama politico frammentato che potrebbe vedere l’estrema destra avere un grande vantaggio, riporta l’Afp. Secondo i più recenti sondaggi, con un elettore su 10 ancora indeciso, gli analisti

K metro 0 – Lisbona – Oggi il Portogallo va alle urne in elezioni serrate, senza che nessun partito probabilmente raggiunga la maggioranza in parlamento, in un panorama politico frammentato che potrebbe vedere l’estrema destra avere un grande vantaggio, riporta l’Afp.

Secondo i più recenti sondaggi, con un elettore su 10 ancora indeciso, gli analisti prevedono che l’esito delle elezioni nel paese resta completamente aperto a tutti possibili sviluppi. I sondaggi in corso oggi, sono stati effettuati, dopo che due partiti di estrema sinistra che avevano sostenuto il governo di minoranza di Costa si sono schierati con i partiti di destra per respingere la bozza di bilancio 2022 proposta dall’esecutivo a ottobre scorso.

Le urne sono aperte dalle 8:00 di domenica, e chiudono alle 20:00, con i risultati ufficiali in uscita in serata. La politica si adegua all’emergenza sanitaria, infatti, per cercare di evitare grandi assembramenti oggi, gli elettori hanno avuto la possibilità di votare in anticipo il 23 gennaio. Anche il premier Costa è stato tra le circa 285.000 persone che hanno votato in quella data.

E gli elettori in quarantena a causa del virus potranno uscire di casa per votare, con il governo che raccomanda di votare nell’ultima ora di apertura dei seggi, prevedibilmente meno affollata.

La prospettiva di un altro governo di minoranza, giunge mentre il Portogallo sta cercando di rilanciare un’economia abbastanza dipendente dal turismo, che è stata duramente colpita dalla pandemia. Il Paese necessita un esecutivo stabile affinché possa ottenere il massimo supporto da un programma di fondi europei per la ripresa di 16,6 miliardi di euro che dovrebbero essere erogati entro il 2026. Due terzi del pacchetto di aiuti Ue, sono destinati a progetti pubblici, come le grandi infrastrutture, che danno al prossimo governo un forte sostegno finanziaria. L’altro terzo sarà assegnato a società private.

“Il Portogallo ha bisogno di stabilità dopo questi due anni difficili di lotta contro la pandemia”, ha detto venerdì il primo ministro Antonio Costa, in carica dal 2015, durante la manifestazione finale a Porto, seconda città del Paese.

Non sono mancati a Costa, durante la campagna, messaggi di sostegno dal primo ministro socialista spagnolo Pedro Sanchez e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, che hanno definito il premier portoghese un “instancabile difensore della giustizia sociale”.

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Nizar Ramadan
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