K metro 0 – Beirut – Il presidente libanese Michel Aoun, ha affermato venerdì che il Paese ha bisogno di “sei o sette anni” per uscire dalla sua attuale crisi. I commenti di Aoun arrivano a distanza di pochi giorni dalla visita del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, durante la quale ha incontrato molti leader politici, religiosi e della società civile.

Aoun ha spiegato, nell’intervista televisiva, che il Libano è arrivato a questo punto a causa di “misfatti, furti, corruzione e fallimenti del sistema” e che un cambiamento “intellettuale e pratico” sarebbe stato sicuramente tanto necessario.

La comunità internazionale continua a sollecitare la classe dirigente libanese, ad attuare riforme economiche e strutturali e istituire meccanismi anticorruzione e di trasparenza.

Guterres ha visitato il paese da nord a sud, toccando con i leader libanesi i temi urgenti richiesti dalla comunità internazionale: Riforme, accordo col Fondo monetario internazionale, soluzione crisi rifugiati siriani, urgenza di un’indagine imparziale sulla esplosione del porto di Beirut, violazione dello spazio aereo libanese da parte di Israele, sblocco dei fondi per il Libano raccolti dalla comunità internazionale dopo l’esplosione, lo svolgimento regolare delle elezioni di marzo. Aoun si è impegnato con Guterres affinché le prossime elezioni diano voce alle istanze popolari, ma nessuno crede più a una classe politica che ha portato il paese alla povertà e alla rovina.

Il crollo dell’economia, ha fatto perdere alla sterlina libanese più del 90% del suo valore. Intanto, i risparmiatori vedono ancora congelati i loro depositi nel sistema bancario del paese.