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Portogallo: il Football Club Porto nel mirino della procura e dell’autorità fiscale

Portogallo: il Football Club Porto nel mirino della procura e dell’autorità fiscale

K metro 0 – Lisbona – La squadra bianco blu del Porto è finita sotto inchiesta per sospetti di frode fiscale e riciclaggio. La Procura generale della repubblica sta conducendo perquisizioni nella sede della SAD (la società anonima sportiva) che gestisce l’FC Porto e negli uffici di uomini d’affari (come Pedro Pinho e Alexandre Pinto

K metro 0 – Lisbona – La squadra bianco blu del Porto è finita sotto inchiesta per sospetti di frode fiscale e riciclaggio. La Procura generale della repubblica sta conducendo perquisizioni nella sede della SAD (la società anonima sportiva) che gestisce l’FC Porto e negli uffici di uomini d’affari (come Pedro Pinho e Alexandre Pinto da Costa, figlio del presidente dell’FC Porto, Jorge Nuno Pinto da Costa) legati al business del calcio.

Secondo il sito di TVI24, “Alexandre Pinto da Costa è sospettato di aver ricevuto tangenti milionarie, e non dichiarate al fisco”.

Sono in corso una trentina di perquisizioni nel quadro della megaindagine “Red Card” iniziata tre anni fa, nell’estate del 2018, presso il Departamento Central de Investigação e Ação Penal (DCIAP).

Gli obiettivi iniziali erano due intermediari negli opachi affari milionari del mondo del calcio. Ma l’indagine ha raggiunto rapidamente decine di obiettivi, tra cui i presidenti del Benfica e i figli dei due presidenti di queste due squadre, che insieme allo Sporting Lisbona rappresentano “le tre grandi” del calcio portoghese.

Di Alexandre Pinto da Costa si sospetta che abbia nascosto milioni di euro di reddito al fisco e oltre ai reati di frode e riciclaggio si configura anche quello di falsificazione di documenti.

Ci sono sospetti che lo Stato possa essere stato danneggiato da pagamenti fittizi di intermediazioni allo scopo di nascondere i redditi alle autorità fiscali.

Sotto la lente d’ingrandimento del procuratore Rosario Texeira era già finita la compravendita, due ani fa, di Éder Militão, difensore brasiliano trasferito dal Porto al Real Madrid.

Sospetti gravano anche sulle trattative per la vendita dei diritti televisivi e sulle loro dubbie commissioni. Si indaga, tra l’altro, sui contratti con Altice (la più grande compagnia di telecomunicazioni del Portogallo) per la trasmissione delle partite dell’FC Porto. Sospetti che riguardano commissioni per 2,5 milioni di euro intascate presumibilmente in seguito alla conclusione di un affare di 500 milioni di euro per la vendita dei diritti di trasmissione televisiva del club bianco e blu a Portugal Telecom (oggi Altice).

Durante l’operazione “Red Card” sono stati arrestati Luís Filipe Vieira, ex presidente del Benfica, e l’uomo d’affari Bruno Macedo (figura chiave del sistema creato dal presidente del Benfica Luis Felipe-Vieira, per deviare denaro dalle commissioni di trasferimento dei giocatori al suo gruppo aziendale attivo nel settore immobiliare con la sua azienda Obrivrca, una delle maggiori imprese edili del paese).

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