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Marocco: “Lo status del Sahara occidentale non è negoziabile”

Marocco: “Lo status del Sahara occidentale non è negoziabile”

K metro 0 – Rabat – Il Marocco è determinato a “voltare pagina definitivamente sul conflitto del Sahara occidentale senza rinunciare ai suoi diritti legittimi sul territorio conteso” ha dichiarato ieri il ministro degli esteri Nasser Bourita. Le tensioni si sono riaccese negli ultimi mesi tra il Marocco e la sua rivale regionale, l’Algeria, sull’ex

K metro 0 – Rabat – Il Marocco è determinato a “voltare pagina definitivamente sul conflitto del Sahara occidentale senza rinunciare ai suoi diritti legittimi sul territorio conteso” ha dichiarato ieri il ministro degli esteri Nasser Bourita. Le tensioni si sono riaccese negli ultimi mesi tra il Marocco e la sua rivale regionale, l’Algeria, sull’ex colonia spagnola che Rabat considera come un proprio territorio sovrano. Algeri sostiene invece il movimento indipendentista del Fronte Polisario del Sahara occidentale.

Il Marocco controlla cioè l’80 per cento del Sahara occidentale, il resto è gestito dal Fronte Polisario, un’organizzazione militante e movimento politico attivo nel Sahara occidentale, che mira ad ottenere la realizzazione del diritto all’autodeterminazione. Dopo 16 anni di guerra, nel 1991, Rabat e il Polisario hanno firmato un cessate il fuoco, ma un referendum sull’autodeterminazione sostenuto dalle Nazioni Unite è stato costantemente rimandato. E L’Onu definisce il Sahara occidentale un “territorio non autonomo il cui popolo non ha ancora raggiunto una piena misura di autogoverno“.

Il Marocco è dunque più che mai deciso a trovare una soluzione al “conflitto regionale artificiale che deriva dall’opposizione di uno Stato vicino (Algeria) ai suoi diritti legittimi alla consumazione della sua integrità territoriale”, ha detto Bourita ai senatori a Rabat. Il Marocco “non negozia” sul carattere marocchino del Sahara occidentale o sui suoi diritti, ha aggiunto. L’anno scorso, l’amministrazione americana dell’allora presidente Donald Trump ha riconosciuto la rivendicazione del Marocco sul territorio per la normalizzazione dei legami di Rabat con Israele. Una mossa che ha rotto con anni di consenso internazionale secondo cui il futuro del Sahara occidentale dovrebbe essere deciso appunto da un referendum sotto la supervisione delle Nazioni Unite.

Il re del Marocco Mohamed VI ha così affermato sabato che il Sahara occidentale “non è negoziabile”, commento che il Polisario ha prontamente respinto al mittente.

In dettaglio, il Marocco controlla l’80% del territorio in gran parte desertico, con riserve minerarie e l’accesso alla ricca pesca atlantica, oltre a fornire una rotta commerciale potenzialmente strategica che collega il paese con i mercati dell’Africa occidentale.

L’Algeria ha tagliato in agosto le relazioni diplomatiche con il suo vicino, citando varie “azioni ostili”, accuse che il Marocco nega. La settimana scorsa, Algeri ha accusato il Marocco di aver ucciso tre civili algerini su un’autostrada nel deserto, facendo temere un’escalation del conflitto. Akram Kharief, editore del sito web algerino Mena Defense, ha detto che gli algerini sono stati uccisi lungo un’autostrada che passa attraverso una parte del Sahara occidentale controllata dal Fronte Polisario.

Una fonte informata del Marocco ha però ribattuto che non prende mai di mira i civili.

Il presidente italiano Sergio Mattarella, in visita in Algeria la settimana scorsa, ha così ricordato che “si tenga conto dei diritti del popolo saharawi in una soluzione equa e mediata dall’Onu del conflitto del Sahara occidentale”. A quando il referendum?

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