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COVID, Ue: aggiunta l’Ucraina all’elenco dei paesi per cui dovrebbero essere revocate le restrizioni di viaggio

COVID, Ue: aggiunta l’Ucraina all’elenco dei paesi per cui dovrebbero essere revocate le restrizioni di viaggio

K metro 0 – Bruxelles – A seguito del riesame previsto dalla raccomandazione relativa alla revoca graduale della restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE, il Consiglio europeo, ha aggiornato l’elenco dei paesi, delle regioni amministrative speciali e delle altre entità e autorità territoriali per cui dovrebbero essere revocate le restrizioni di viaggio. In

K metro 0 – Bruxelles – A seguito del riesame previsto dalla raccomandazione relativa alla revoca graduale della restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE, il Consiglio europeo, ha aggiornato l’elenco dei paesi, delle regioni amministrative speciali e delle altre entità e autorità territoriali per cui dovrebbero essere revocate le restrizioni di viaggio. In particolare, sono stati rimossi dall’elenco il Ruanda e la Thailandia ed è stata aggiunta l’Ucraina.

Come stabilito nella raccomandazione del Consiglio, tale elenco continuerà a essere riesaminato e aggiornato periodicamente.

Sulla base dei criteri e delle condizioni stabiliti nella raccomandazione, a partire dal 15 luglio 2021 gli Stati membri dovrebbero revocare gradualmente le restrizioni di viaggio alle frontiere esterne per le persone residenti nei seguenti paesi terzi: Albania, Armenia, Australia, Azerbaigian, Bosnia-Erzegovina, Brunei Darussalam, Canada, Israele, Giappone, Giordania, Libano, Montenegro, Nuova Zelanda, Qatar, Repubblica di Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Arabia Saudita, Serbia, Singapore, Corea del Sud, Ucraina (nuovo), Stati Uniti d’America, Cina, fatta salva la conferma della reciprocità.

Le restrizioni di viaggio dovrebbero essere revocate gradualmente anche per le regioni amministrative speciali cinesi di Hong Kong e Macao.

Dovrebbero essere gradualmente revocate anche le restrizioni di viaggio nei confronti del Kosovo[1] e di Taiwan, che rientrano nella categoria di entità e autorità territoriali non riconosciute come Stati da almeno uno Stato membro.

Ai fini della raccomandazione le persone residenti ad Andorra, Monaco, San Marino e nello Stato della Città del Vaticano dovrebbero essere considerate persone residenti nell’UE.

I criteri per determinare i paesi terzi nei confronti dei quali dovrebbe essere revocata l’attuale restrizione dei viaggi sono stati aggiornati il 20 maggio 2021. Riguardano la situazione epidemiologica e la risposta complessiva alla COVID-19 nonché l’affidabilità delle informazioni e delle fonti di dati disponibili. Si dovrebbe anche tenere conto, caso per caso, della reciprocità.

Alla raccomandazione partecipano anche i paesi associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera).

La raccomandazione del Consiglio non è uno strumento giuridicamente vincolante. Le autorità degli Stati membri rimangono responsabili dell’attuazione del contenuto della raccomandazione. Possono tuttavia, in totale trasparenza, procedere solo progressivamente alla revoca delle restrizioni di viaggio nei confronti dei paesi elencati.

Uno Stato membro non dovrebbe decidere di revocare le restrizioni di viaggio per i paesi terzi che non figurano nell’elenco prima che sia stata presa una decisione coordinata.

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Nizar Ramadan
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