K metro 0 – Sarajevo – Nella capitale bosniaca, ci sono state nuove proteste di piazza a causa del lento approvvigionamento di vaccini contro il coronavirus. Sabato, gli automobilisti hanno bloccato, con i loro veicoli, la piazza della stazione di Sarajevo. Numerosi manifestanti hanno poi sfilato davanti al parlamento bosniaco, riportano i media locali.

Gli organizzatori della marcia pacifica chiamata “Fight for Life”, hanno osservato, davanti al palazzo del Parlamento, un minuto di silenzio per le vittime del coronavirus. Inoltre, hanno sottolineato che le proteste non riguardavano solo i vaccini, ma erano proteste “per una vita più dignitosa”, denunciando l’inadeguatezza dell’assistenza alle persone affette da Covid-19. I manifestanti hanno annunciato proteste molto più grandi e massicce per il 1 maggio, nel caso che loro richieste non vengano esaudite.

“Abbiamo presentato le nostre richieste a tutti i ministeri, ma dal 6 aprile ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non c’è dialogo – sottolineano i manifestanti –  ed è per questo che siamo qui oggi. Chiediamo espressamente ai membri del parlamento statale e federale di licenziare il personale non professionale”, ha spiegato lma Abdagić, una dei sei organizzatori.

C’è poca vaccinazione in Bosnia. Inoltre, i vaccini disponibili provengono da donazioni internazionali o dal programma internazionale di vaccini Covax, hanno detto gli organizzatori.

Il Paese balcanico è in balia della pandemia. Il numero di nuovi casi di Sars-CoV-2 è stato di 641 ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni. Nelle ultime 24 ore, 86 persone sono morte a causa del contagio, in un Paese che conta circa 3,5 milioni di abitanti.