K metro 0 – Lubiana – La polizia slovena afferma di aver arrestato 10 persone a seguito di violente proteste nella capitale Lubiana contro le misure adottate per frenare la diffusione del covid-19 nel Paese.

“Non intendiamo limitare il diritto di libertà di espressione, ma dobbiamo capire che le attuali misure sono state adottate per il bene comune. Le proteste pacifiche in una situazione non pandemica sono un diritto costituzionale, mentre le violenze ai danni dei poliziotti e i disordini sono un atto criminale che verrà perseguito” ha twittato e commentato il premier Janez Janša.

I media locali riferiscono che giovedì diverse centinaia di manifestanti hanno lanciato bottiglie, razzi e pietre contro la polizia, che ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperderli. La protesta di ieri è stata organizzata dal movimento OPS guidato da Vladislav Troha, contro le misure di sicurezza adottate dal governo, che è sfociata in scontri con la polizia che presidiava Piazza della Repubblica, luogo della manifestazione. Le accese contestazioni sono proseguite poco dopo nella centrale Slovenska Cesta.

Le proteste sono state organizzate nonostante fosse in vigore nel Paese il divieto di effettuare raduni in rispetto delle norme antivirus. L’emittente pubblica RTV Slovenia dichiara che alcuni dei manifestanti hanno attaccato le troupe dei media, colpendo un fotoreporter.

Le autorità slovene hanno introdotto un coprifuoco notturno e una serie di regole restrittive, dopo che i contagi nella nazione sono arrivati ad oggi a  circa 42.658