K metro 0 – Lisbona – Il primo ministro António Costa ha affermato oggi che lo stato di emergenza potrebbe durare fino alla fine della pandemia, in un’intervista rilasciata per la tv Antena 1.

Il premier portoghese ha parlato anche del ministro della salute, garantendole “una fiducia politica ancora maggiore”: alla domanda se la fiducia politica in Marta Temido sarà mantenuta nell’attuale contesto di pressione sul Servizio Sanitario (SNS), Costa ha risposto: “nessun ministro della Salute finora è stato sottoposto a una prova così dura come quella attuale. Penso che il ministro della Salute abbia dato la risposta che ha rafforzato la fiducia della gente nel Servizio sanitario nazionale”.

Costa ha anche toccato il tema del coordinamento con la sanità privata in una fase difficile per il paese, affermando che “se raggiungiamo un accordo con ospedali privati ​​in modo da poter avere supporto, sarà eccellente”, alludendo al fatto che il decreto dello Stato di emergenza prevede l’utilizzo da parte delle autorità pubbliche di mezzi e strutture del settore privato e sociale.

il Premier non vede positiva la richiesta delle sue dimissioni nell’attuale contesto di crisi sanitaria ed economica e ha considerato abbastanza negativo uno scenario di elezioni anticipate nel 2021, sostenendo, tra l’altro, che la stabilità politica degli ultimi anni “è stato un fattore positivo dal punto di vista esterno per la credibilità del Paese”.

Nel frattempo, in risposta al rapporto sulla situazione epidemiologica di oggi, il ministro della Salute, Marta Temido, ha commentato l’aumento del numero di decessi da Covid-19; “la mortalità è aumentata negli ultimi giorni, il che è abbastanza preoccupante“, ha detto dopo una visita all’ospedale Padre Américo di Penafiel.

I bollettini nazionali per la diffusione del Covid riportano difatti che solo oggi sono stati registrati altri 52 decessi per Covid-19 e un record di 5.550 nuovi casi, superato solo dal 4 novembre, in cui sono morte 59 persone. La pressione maggiore sul Servizio Sanitario Nazionale, in questo momento, è nel Nord del Paese, dove il numero di casi è maggiore, e di conseguenza anche il numero di degenti e di ricoverati in terapia intensiva suscitano maggiori preoccupazioni.

La Temido ha concluso che l’attuale situazione medica “è un problema che l’intera Europa sta affrontando“, tuttavia, ha garantito che “dall’inizio della pandemia” il governo portoghese ha approvato “un regime eccezionale per assumere tutti i professionisti disponibili”.

Il ministro ha anche asserito di aver parlato con i medici dell’ospedale Padre Américo, e ha rivelato di aver sentito da loro la necessità di “non abbassare la guardia”.

All’ospedale di Penafiel, che attualmente, secondo il ministro, è nell’occhio dell’uragano della crisi sanitaria, si contano 169 persone in quarantena. Un numero inferiore rispetto ai giorni scorsi a seguito dei trasferimenti di pazienti in altri ospedali nella regione del Nord.