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UE-Cina: “Passi avanti positivi, ma resta ancora molto da fare”

UE-Cina: “Passi avanti positivi, ma resta ancora molto da fare”

K metro 0 – Bruxelles – Il summit virtuale dell’Unione europea con la Cina è stato “franco e aperto” ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sottolineando però che “Passi avanti positivi ne abbiamo visti, ma resta ancora molto da fare”, Si continuerà a lavorare, con “la Cina che deve convincerci che ne

K metro 0 – Bruxelles – Il summit virtuale dell’Unione europea con la Cina è stato “franco e aperto” ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sottolineando però che “Passi avanti positivi ne abbiamo visti, ma resta ancora molto da fare”, Si continuerà a lavorare, con “la Cina che deve convincerci che ne valga la pena”,  soprattutto per quanto riguarda l’accesso al mercato cinese.

I negoziati tra il capo della Commissione, il presidente del Consiglio Charles Michel, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente cinese Xi Jinping si sono conclusi con la promessa di accelerare i negoziati su un trattato di investimento entro la fine dell’anno.

Von der Leyen ha descritto la situazione: “C’è ancora molta, molta strada da fare, se la Cina vuole chiudere l’Accordo sugli investimenti entro l’anno. In particolare, occorre che si muova su due questioni: l’accesso al mercato e lo sviluppo sostenibile“.

“Per l’Accordo sugli investimenti, non è una questione di tempo, ma di sostanza – ha spiegato Ursula von der Leyen – Sull’accesso al mercato, ad esempio, per il servizio delle telecomunicazioni ci sono “restrizioni” che devono essere rimosse, e lo stesso vale per il settore dell’automotive, giusto per nominarne due e per lo sviluppo sostenibile. Vogliamo vedere dei progressi. Allo stesso tempo la controparte cinese chiede anche a noi di fare dei passi.”

Commercio e cambiamento climatico sono stati i temi principali discussi durante il vertice, ma i leader dell’UE – hanno sottolineato – di aver anche invitato Pechino ad astenersi da azioni unilaterali nel Mar Cinese Meridionale, sollevato gravi preoccupazioni per la legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e per la presunta persecuzione della minoranza uigura.

La cancelliera tedesca Angela Merkel, che si è detta “molto soddisfatta” del dialogo, ha sottolineato che “la cooperazione con la Cina deve essere basata sulla reciprocità e sulla concorrenza leale” e che entrambe le parti “riconoscono l’importanza del multilateralismo e l’importanza delle regole”.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dal canto suo, ha elogiato il vertice come “un altro passo avanti nella creazione di relazioni più equilibrate con la Cina”, ma ha anche affermato che l’UE ha espresso “preoccupazioni” sulla legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong.

“Le voci democratiche a Hong Kong dovrebbero essere ascoltate, i diritti protetti e l’autonomia preservata. Abbiamo chiesto alla Cina di mantenere le loro promesse al popolo di Hong Kong e alla comunità internazionale”, ha affermato il presidente Michel.

I tre capi dell’UE hanno ribadito le “preoccupazioni per il trattamento da parte della Cina delle minoranze nello Xinjiang e in Tibet, e per il trattamento dei difensori dei diritti umani e dei giornalisti”.

“Abbiamo chiesto l’accesso di osservatori indipendenti nello Xinjiang e abbiamo chiesto il rilascio del cittadino svedese Gui Minhai e due cittadini canadesi arbitrariamente detenuti”, ha aggiunto.

È stato inoltre firmato un accordo bilaterale per proteggere 100 indicazioni geografiche europee (IG) in Cina e 100 IG cinesi nell’UE.

Tra le IG dell’UE da proteggere in Cina ci sono prodotti quali Cava, Champagne, Feta, whisky irlandese, Munchener Beer, Polska Wodka, Porto e Proscuitto di Parma, mentre prodotti alimentari cinesi come Pixian Dou ban, Anji Bai Cha e Panjin Da Mi, saranno protetti nell’UE.

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Nizar Ramadan
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