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Bielorussia, Lukashenko tenere il potere a qualsiasi costo

Bielorussia, Lukashenko tenere il potere a qualsiasi costo

Sul piano politico, aumenta il pressing dell’Europa per far ripartire il dialogo a Minsk. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha discusso oggi della situazione in Bielorussia

K metro 0 – Minsk – Aleksandr Lukashenko accusa il Consiglio per il coordinamento della transizione dei poteri costituito dall’oppositrice Svetlana Tikhanovskaya di voler organizzare un colpo di Stato. “Prenderemo misure adeguate contro tutti coloro che si sono recati al loro quartier generale“, ha affermato Lukashenko.

Migliaia di lavoratori dei grandi colossi industriali, in prevalenza statali si sono riuniti per protestare contro la repressione. I manifestanti chiedono il riconoscimento delle elezioni come illegittime e la nomina di nuovi candidati, nonché il rilascio dei prigionieri politici. Diverse centinaia di persone si sono inoltre riunite nei pressi della Radiotelevisione bielorussa (Belteleradio, Btrc) a Minsk. Alexander Lukashenko ha detto, che si potranno tenere nuove elezioni, ma solo dopo l’approvazione della nuova costituzione attraverso un referendum. “Dobbiamo approvare la nuova costituzione” ha detto il presidente, al potere dal 1994, nel corso di un incontro con i lavoratori trasmesso ieri dalle tv di Stato. “Bisogna approvarla con il referendum e dopo, con la nuova costituzione, tenere nuove elezioni parlamentari e presidenziali”.

Le forze militari bielorusse schierate sul confine occidentale sono state messe in stato di prontezza al combattimento e unità di paracadutisti sono stati trasferiti a Grodno, vicino al confine con la Polonia e la Lituania, per ordine di Aleksandr Lukashenko. Il presidente ne ha informato il Consiglio di sicurezza. “Non abbiamo solo problemi interni, ma anche esterni“, ha dichiarato Lukashenko che nei giorni scorsi ha conferito onorificenze a 300 membri delle forze speciali e del Kgb per la loro azione “impeccabile” contro l’opposizione nelle strade delle città del Paese, riporta l’Adnkronos.

Sul piano politico, aumenta il pressing dell’Europa per far ripartire il dialogo a Minsk. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha discusso oggi della situazione in Bielorussia in una telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha riferito il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert, sottolineando che durante il colloquio Merkel ha sottolineato che “il governo bielorusso deve fermare le violenze contro i manifestanti pacifici, rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici e impegnarsi in un dialogo nazionale con l’opposizione e la società civile per superare la crisi”.

È ritenuto “inaccettabile” qualsiasi tentativo di ingerenza negli affari interni della Bielorussia, ha dichiarato il presidente russo Putin nel corso di un colloquio telefonico con la cancelliera, secondo quanto riferito da una nota del Cremlino. Secondo Putin, eventuali tentativi di interferire causeranno solo un’escalation della crisi politica in Bielorussia. Il presidente russo ha poi parlato al telefono con Aleksandr Lukashenko, rende noto l’agenzia di stampa bielorussa, Belta. Putin aveva avuto colloqui dedicati alla crisi in Bielorussia anche con Charles Michel ed Emmanuel Macron. Putin, precisa l’agenzia, ha aggiornato Lukashenko del contenuto dei suoi colloqui sulla situazione in Bielorussia con Merkel e Macron.

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Nizar Ramadan
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