K metro 0 – Beirut – Una grande esplosione è avvenuta oggi nella capitale libanese nel tardo pomeriggio intorno alle 17,50 ora locale, centinaia di feriti, si parla anche di vittime oltre che di danni enormi. Secondo la stampa, una colonna di fumo alta più di un centinaio di metri si è alzata verso il cielo di Beirut.

E’ di almeno 60 morti e più di 3000 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione che ha devastato Beirut. Lo ha riferito il ministro della Salute libanese, Hamad Hassan. Alcuni testimoni riferiscono di cadaveri in strada. Nella forte esplosione – che è stata avvertita anche a Cipro, a circa 240 chilometri di distanza dalla capitale libanese come riferito in un tweet l’European-Mediterranean Seismological Centre (Emsc) – è rimasto ferito anche un militare italiano del contingente Unifil che ha riportato lievi ferite.

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I pompieri che sono entrati nel recinto del porto, dove è avvenuta l’esplosione, per estinguere un incendio scoppiato poco dopo dalla seconda esplosione, finora sono scomparsi, si parla di 10 uomini. Il ministero della sanità ha riferito che l’impressionante deflagrazione ha causato un gran numero di feriti e gravi danni. Fonti mediche in un primo momento hanno detto all’agenzia Reuters, che almeno dieci persone hanno perso la vita nell’esplosione al porto, ma il bilancio è drammatico ed è in continuo aggiornamento. Le autorità mediche raccomandano alle persone di mettere le maschere per l’elevato livello di polvere che l’esplosione ha generato . Lo Stato inoltre ha dichiarato domani una giornata di lutto nazionale.

il Ministro della salute Hamad Hassan, ha ordinato a tutti gli ospedali e medici la massima priorità nel soccorrere i feriti. Secondo quanto riportato dalle emettenti televisive libanesi, l’esplosione è avvenuta nel blocco 12 del porto, in un capannone dove è stoccato materiale pirotecnico altamente infiammabile.

Il presidente della repubblica libanese Michel Aoun ha convocato una “riunione urgente” del consiglio superiore della Difesa. La Farnesina, attraverso l’Unità di crisi e l’ambasciata in Libano, si è attivata per prestare ogni possibile assistenza ai connazionali presenti nel Paese e continua a monitorare la situazione. Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri. Solidarietà dall’Europa, in particolare dall’Italia, Francia e Regno Unito.