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Russia, prima campagna vaccinale ad ottobre, sfida geopolitica

Russia, prima campagna vaccinale ad ottobre, sfida geopolitica

K metro 0 – Mosca – La Russia si sta predisponendo per avviare una campagna di vaccinazione di massa contro il nuovo coronavirus già a partire dal mese di ottobre, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa RIA, in relazione a dichiarazioni rilasciate dal ministro della sanità Mikhail Murashko. Lo stesso, ha inoltre affermato che i

K metro 0 – Mosca – La Russia si sta predisponendo per avviare una campagna di vaccinazione di massa contro il nuovo coronavirus già a partire dal mese di ottobre, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa RIA, in relazione a dichiarazioni rilasciate dal ministro della sanità Mikhail Murashko. Lo stesso, ha inoltre affermato che i medici e gli insegnanti sarebbero i primi a essere vaccinati.

Secondo quanto riporta Reuters, il primo potenziale vaccino russo contro il Covid19, sviluppato dalla struttura di ricerca statale Gamaleya, dovrebbe ottenere l’approvazione normativa locale già in agosto e verrebbe somministrato agli operatori sanitari immediatamente dopo.

Sul fronte internazionale, trattasi di una vera e propria “sfida geopolitica” quella della gara al vaccino anti-coronavirus: la Russia punta a superare l’Occidente e ad ottenere quindi il primato della scoperta. Il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), Kirill Dmitriev – finanziatore della ricerca del vaccino – ha evidenziato alla Cnn che “si tratta di un momento Sputnik”, facendo un’analogia con il primo satellite sovietico, messo in orbita nel 1957. “Gli americani sono rimasti sorpresi allora e lo stesso è col vaccino, la Russia ci arriverà per prima”, ha dichiarato Dmitriev.

Naturalmente, come per tutti i vaccini su cui gli scienziati stanno lavorando in diverse parti del mondo, anche il prodotto russo dovrà attenersi a criteri di efficacia e sicurezza per la salute dell’uomo: alcuni vaccini sono già alla terza fase della sperimentazione (ossia i test sull’uomo), mentre quello in definizione presso l’Istituto Gamaleya si trova ancora al secondo step, che dovrebbe concludersi il 3 agosto prossimo.

Intanto in Unione europea, l’azienda farmaceutica francese Sanofi e la britannica Gsk hanno in questi giorni concluso un accordo con il Governo britannico per la fornitura di circa 60 milioni di dosi del loro vaccino contro il Covid19, “con riserva della firma di un contratto definitivo”. Il vaccino potrebbe essere autorizzato a partire dal primo semestre 2021 – come informano le sue case farmaceutiche in una nota congiunta – e sono tutt’ora in corso confronti con la Commissione Ue, Francia, Italia e altri paesi extra Ue, per garantire l’accesso globale al vaccino.

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Daniele Sireus
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