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L’Unione europea estende le sanzioni contro la Russia

L’Unione europea estende le sanzioni contro la Russia

K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato oggi che i leader dell’Unione europea hanno concordato di estendere le sanzioni contro la Russia

K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato oggi che i leader dell’Unione europea hanno concordato di estendere le sanzioni contro la Russia per altri 6 mesi a causa del conflitto nell’Ucraina orientale.

Il Consiglio europeo può procedere con il rinnovo delle sanzioni alla Russia. A dare l’annuncio la cancelliera tedesca Angela Merkel in video conferenza da Berlino al termine del Consiglio Ue. La Merkel ha criticato la Russia per non aver adottato misure sufficienti per attuare l’accordo di Minsk del 2015, volto a porre fine al conflitto nell’Ucraina orientale. “Nella riunione odierna del Consiglio europeo abbiamo deciso di prorogare tali sanzioni per altri sei mesi”, ha dichiarato la Merkel.

“Abbiamo avuto anche l’occasione di avere un resoconto con la cancelliera tedesca Angela Merkel sulla realizzazione degli accordi di Minsk e questo significa che ora il Consiglio può ora procedere con un rinnovo delle sanzioni”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Le sanzioni sono state imposte per la prima volta nel 2014 in risposta all’annessione illegale della Crimea da parte della Russia e in seguito sono state ampliate a causa della riluttanza di Mosca ad attuare pienamente l’accordo di Minsk. La maggior parte delle sanzioni riguarda i settori finanziario ed energetico della Russia, nonché l’industria delle armi.

L’Unione europea e l’Assemblea generale delle Nazioni Unite non riconoscono l’annessione della Crimea e di Sebastopoli da parte della Russia e condannano il gesto come una violazione del diritto internazionale. Le misure restrittive in vigore riguardano il divieto di importazione nell’Ue di prodotti originari delle zone invase, oltre che di effettuare investimenti finanziari su infrastrutture o servizi turistici in quella regione, ma anche l’esportazione in Crimea, o per l’uso nella zona, di alcuni beni e servizi nei settori trasporti, telecomunicazioni, energia e produzione di combustibili fossili e risorse minerarie.

L’Ucraina dal canto suo, incolpa anche il Cremlino per la violenza separatista nell’Ucraina orientale vicino al confine con la Russia, durante il conflitto hanno perso la vita circa 13.000 persone, un quarto nei quali civili e ben 30.000 feriti, hanno dichiarato l’anno scorso le Nazioni Unite.

Alla domanda se l’Unione europea sta prendendo in considerazione sanzioni più pesanti nei confronti della Russia in vista delle recenti tensioni tra Berlino e Mosca, la Merkel ha dichiarato che la Germania si riserva il diritto di reagire e che i colloqui con i partner europei sono ancora in corso. Giovedì, i pubblici ministeri tedeschi hanno accusato la Russia di essere il mandante dell’omicidio di un richiedente asilo ceceno a Berlino, aggravando le già tese relazioni tra i due paesi.

Il mese scorso, la Merkel ha dichiarato che la Russia era dietro un cyber-attacco del 2015 che ha preso di mira le e-mails dei parlamentari nel Bundestag compreso quello della Cancelliera Tedesca.

Il governo Russo ha sempre smentito le accuse.

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Nizar Ramadan
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