fbpx

Fase2, tensione tra alcuni presidenti di Regione e il governo

Fase2, tensione tra alcuni presidenti di Regione e il governo

K metro 0 – Jobsnews – Roma – La polemica è esplosa quando il ministro Francesco Boccia ha annunciato che “il governo controllerà le ordinanze regionali e se non coerenti col Dpcm” chiederà modifiche “riservandosi l’eventuale impugnativa”. Dure le repliche, tra le quali si sono segnalate quelle dei presidenti leghisti Masssimiliano Fedriga e Luca Zaia

K metro 0 – Jobsnews – Roma – La polemica è esplosa quando il ministro Francesco Boccia ha annunciato che “il governo controllerà le ordinanze regionali e se non coerenti col Dpcm” chiederà modifiche “riservandosi l’eventuale impugnativa”. Dure le repliche, tra le quali si sono segnalate quelle dei presidenti leghisti Masssimiliano Fedriga e Luca Zaia e del presidente della provincia autonoma di Bolzano Kompatscher: “Vi sta sfuggendo di mano la situazione, si rischia la rivolta”, la linea. La linea è poi condivisa in una lettera sottoscritta dai presidenti delle Regioni governate dal centrodestra (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto) e dal presidente della Provincia di Trento e inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte, al ministro Francesco Boccia e ai presidenti delle Camere Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Dopo aver “responsabilmente accettato” l’accentramento dei poteri normativi nella fase 1, chiedono adesso più autonomia: “E’ essenziale che si ritorni progressivamente ad un più pieno rispetto dell’assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione”, scrivono puntando a una “normalizzazione dell’emergenza”, che consenta un ritorno agli “equilibri democratici” previsti dalla Costituzione.

In realtà, “si può pensare ad aperture diverse Regione per Regione” ma solo in base al monitoraggio dell’andamento della curva dei contagi nelle prossime due settimane, ovvero dal 18 maggio, ha affermato il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. Boccia ha anche proposto “un metodo: puntiamo alla massima collaborazione. Se i vostri uffici si raccordano con i nostri potremo avere ordinanze coerenti con il Dpcm”. Qualora però questo non dovesse accadere, e solo per provvedimenti di allentamento delle misure, in caso di “ordinanze non coerenti”, il ministro ha chiarito che verrà inviata una lettera di diffida per “rimuovere” le parti “non coerenti”. Secondo quanto si apprende, se anche questa richiesta non venisse accolta, il governo valuterà di impugnare tali ordinanze. Di certo si potrà procedere ad aperture differenziate solo se “se l’R0 rimane sotto l’uno si potrà procedere, altrimenti no”.

 

di Pino Salerno

Condividi su:
Pino Salerno
CONTRIBUTOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: