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Eurogruppo, fondo proposto dalla Francia per la ripresa

Eurogruppo, fondo proposto dalla Francia per la ripresa

K metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Mentre l’Eurogruppo in videoconferenza avrebbe dovuto riprendere i lavori alle 23 (ma il riavvio slitta di ora in ora), proseguono i negoziati tra i Paesi membri sulle conclusioni relative alle misure che dovrebbero essere adottate per contrastare le conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Si stanno studiando, secondo fonti diplomatiche

K metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Mentre l’Eurogruppo in videoconferenza avrebbe dovuto riprendere i lavori alle 23 (ma il riavvio slitta di ora in ora), proseguono i negoziati tra i Paesi membri sulle conclusioni relative alle misure che dovrebbero essere adottate per contrastare le conseguenze economiche della pandemia di Covid-19.

Si stanno studiando, secondo fonti diplomatiche Ue, “tre diverse proposte di compromesso” per le conclusioni dell’Eurogruppo. Non è detto che si arrivi ad un accordo ma, a quanto apprende l’Adnkronos da più fonti, nelle ipotesi di accordo sarebbe menzionato il fondo proposto dalla Francia per finanziare la ripresa, che nella proposta avanzata dal ministro Bruno Le Maire dovrebbe emettere obbligazioni comuni (tecnicamente dovrebbe essere un Spv, Special Purpose Vehicle), ma senza un accordo sulle modalità di finanziamento dello stesso.

Al momento “non c’è alcun esplicito riferimento al finanziamento del fondo”, spiega una fonte diplomatica Ue. Verrebbe comunque messa nero su bianco la necessità di uno strumento destinato a finanziare la ripresa: ci vorranno “fiumi di denaro”, ha detto il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Bisognerà però vedere come sarà formulato il passaggio, anche perché le modalità di finanziamento di un fondo non sono un dettaglio secondario.

Un altro punto di attrito, allo stato, sarebbe la condizionalità relativa alle Eccl (Enhanced Conditions Credit Lines) del Meccanismo Europeo di Stabilità. Su queste, l’Italia mantiene la richiesta di condizionalità zero, cosa che il fronte nordico non accetta.

E’ probabile che l’opposizione dei nordici all’azzeramento delle condizioni sulle linee di credito del Mes abbia anche un certo grado di strumentalità negoziale, con il fine di sfiancare la controparte e cedere così il meno possibile sul fronte della ‘mutualizzazione’ del debito futuro. Non è detto che un accordo venga raggiunto: l’Eurogruppo potrebbe anche chiudersi con un fallimento, senza una dichiarazione o conclusioni comuni.

Ma, se si dovesse raggiungere un’intesa, appare probabile, a quanto è stato possibile raccogliere finora, che il fondo proposto dal ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire venga menzionato nelle conclusioni dell’Eurogruppo. A influire sulle posizioni dei singoli Paesi è anche l’impatto sociale dell’epidemia: la Francia oggi ha superato la soglia delle 10mila vittime, falciate dalla Covid-19.

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