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CdE. Mijatović: rivedere la situazione dei richiedenti asilo

CdE. Mijatović: rivedere la situazione dei richiedenti asilo

K metro 0 – Strasburgo – “Chiedo a tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa di rivedere la situazione dei richiedenti asilo respinti e dei migranti irregolari in centri di detenzione per immigrati e di procedere al loro rilascio nella massima misura possibile.” È la dichiarazione della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja

K metro 0 – Strasburgo – “Chiedo a tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa di rivedere la situazione dei richiedenti asilo respinti e dei migranti irregolari in centri di detenzione per immigrati e di procedere al loro rilascio nella massima misura possibile.” È la dichiarazione della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović.

“Di fronte alla pandemia globale di Covid-19, numerosi Stati membri hanno dovuto sospendere i rimpatri forzati di persone non più autorizzate a rimanere nei loro territori, compresi i cosiddetti rimpatri di Dublino, e non è chiaro quando potranno essere ripresi. Secondo la normativa in materia di diritti umani, la detenzione per immigrazione a fini di rimpatrio può essere legittima solo qualora il rimpatrio possa effettivamente avere luogo. Al momento, è evidente che in molti casi questa non è una prospettiva concreta. Inoltre, generalmente le strutture di detenzione per immigrati offrono ai migranti e al personale scarse possibilità di mantenere il distanziamento sociale e attuare altre misure di protezione contro l’infezione da Covid-19.

Rilasci sono stati registrati in numerosi Stati membri, tra cui Belgio, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito. Quest’ultimo ha appena annunciato una revisione della situazione di tutti i migranti nei centri di detenzione per immigrati. Ora è importante che tale processo venga portato avanti e che altri Stati membri procedano allo stesso modo. La priorità dovrebbe essere assegnata al rilascio delle persone più vulnerabili. Poiché la detenzione dei minori migranti, siano essi non accompagnati o con le loro famiglie, non è mai nel loro migliore interesse, questi dovrebbero essere rilasciati immediatamente. Le autorità degli Stati membri dovrebbero inoltre astenersi dall’emettere nuovi ordini di detenzione per le persone che hanno scarse probabilità di essere rimpatriate nel prossimo futuro.

Gli Stati membri dovrebbero inoltre assicurare che le persone rilasciate dai centri di detenzione abbiano adeguato accesso a un alloggio e ai servizi di base, compresa l’assistenza sanitaria. Questo è necessario per tutelare la loro dignità e anche per proteggere la salute pubblica negli Stati membri.

Il rilascio degli immigrati detenuti è solo una delle misure che gli Stati membri possono prendere durante la pandemia di Covid-19 per proteggere i diritti delle persone private della loro libertà in generale, come anche quelli dei richiedenti asilo e dei migranti”.

Il Consiglio d’Europa (CdE) è un’organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa. Il Consiglio d’Europa fu fondato il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra e conta oggi 47 stati membri.

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